143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 84

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"Luigi, hai visto, Edmond starà benissimo in poche settimane…"

"E grazie! L'ha pure preso di striscio… Meno male che era negato!"

"Ma dai, non dire così, io mi sono divertita moltissimo, sono due genitori diversi da noi ma con dei valori importanti, gli stessi che abbiamo trasmesso ad Alex e alle nostre figlie! Non sei felice? Vuol dire che potrà continuare il tuo cognome, se Niki ci darà un bel nipotino…"

Luigi finisce di masticare un pezzo di ananas e poi si pulisce educatamente la bocca, usando il tovagliolo che aveva sulle gambe. "Certo che sono felice. Però me lo poteva dire subito che non aveva mai impugnato un fucile…"

Silvia si sbuccia un'arancia. "Ma no, ha detto che qualche volta aveva sparato…"

"Sì, a piazza Navona con i fucili a piombini!"

"Voleva fare lo spiritoso! E lo è stato, ha fatto ridere tutti diverse volte!"

"A me no."

"Amore, un po'"di freschezza tra le nostre amicizie ci voleva! Pensa al matrimonio, sarà uno spasso…" E Luigi immagina i suoi amici notai, giudici, pubblici ministeri e avvocati vari che si troveranno ad avere a che fare con… "Cosa ha detto che fa esattamente il padre di Niki?"

"Esattamente non lo ha detto…"

"Ah già…"

"Ma sì che l'ha detto, suonava in una band!"

"Quello da ragazzo!"

"Magari ha continuato! Pensa che forza se al matrimonio suona lui…"

"Non credo che suoni ancora… In qualche modo dovrà pur mantenere la sua famiglia!"

"Guarda che ho letto su "Vanity Fair" che tra i più ricchi ci sono giocatori e cantanti, I cantanti hanno i diritti d'autore per tutta la vita… Hanno centinaia di milioni di euro!"

"Sì, i Beatles, Madonna, George Michael! Ma non credo Roberto Cavalli, non l'ho mai visto su un manifesto né in concerto…"

"Bè, magari è ricco di famiglia allora. Imparentato con Cavalli lo stilista, magari è il figlio."

"Troppo grande!"

"Il fratello?"

"Con lo stesso nome… Non avevano fantasia i genitori!"

"Sarà… Comunque è uno tranquillo, si vede dagli occhi… Gli occhi sono lo specchio dell'anima… E lui, Luigi, è un puro. Era contrito dopo aver sparato a Edmond."

"Dici?"

"Certo, ha pure telefonato!"

"Perché si era dimenticato il beauty…"

"Ma ha chiamato due volte!"

"Sì… Si era dimenticato anche le chiavi di casa!"

"Ma ha chiesto di Edmond ed è stato felice di sapere che stava meglio…"

Luigi alza le spalle. Non è del tutto convinto. Silvia sorride. Certo, per una mamma un figlio è tutto. E vederlo finalmente così felice in effetti è bello. Ma sì… Sono simpatici questi Cavalli, sono delle brave persone e magari un'altra volta Luigi porterà di nuovo a caccia Roberto. Una cosa è sicura, lo farà stare avanti, e soprattutto solo dopo che avrà preso la licenza di caccia.

"Sapete che in fondo la caccia mi è piaciuta?" Roberto aiuta Simona a sparecchiare.

"Sul serio, amore?"

"Sì, è come se fosse nata in me una passione, cioè stavo lì, sentivo l'adrenalina scorrere, il cinghiale che spunta all'improvviso dalla macchia… Mi è piaciuto da morire."

Simona si asciuga le mani su un panno. "La stessa cosa non credo possa dirla Edmond…"

Roberto alza le spalle. "Va bè, un incidente può capitare…"

"Sì, certo… Come no! Matteo fa volare dall'altalena Celeste…"

Matteo ride dal divano. "Detta la stella cadente…"

"Sì, appunto… E tu invece spari direttamente al cane… Dimmi, cos'altro si poteva fare?"

Matteo accende la tv. "Bè, un rodeo con i cavalli non era male… Alex aveva detto che me lo faceva provare… Oh, speriamo che si sposino sul serio… L'idea di andare ogni tanto a cavallo in quella specie di castello non mi dispiacerebbe affatto."

"Ah, bravo." Roberto si avvicina e gli mette una mano sulla spalla. "Anche in te si è accesa una passione. Andare a cavallo deve essere uno sport bellissimo…"

"Ma de che, a papà… Sai se le mie amiche sanno che c'ho l'accesso a un posto così quanto rimorchio? Uno deve giocare le carte giuste! Ciao, buonanotte, non c'è niente in tv e me ne vado a dormire…"

Così Roberto e Simona rimangono soli in cucina, sistemano gli ultimi piatti quasi in silenzio. Poi Roberto la ferma. La tira dolcemente a sé. "Pensieri? Preoccupazioni? Prometto che non sparerò più a nessun cane…"

"Sciocco!"

Roberto la accarezza. "Sei bella, mamma, quando ridi…"

"Sì? E quando sono seria?"

"Sensuale…" E prova a morderla sul collo. "Gnam." Poi si danno un bacio. Tranquillo, sereno, morbido, profondo, bellissimo. Come il loro viaggio fino a quel momento.

Roberto sorride. "Sai una cosa? Alla fin fine sono contento che Niki sposi Alex. È una bella storia. Il mondo ha bisogno di belle storie…" Si mette le mani in tasca e va verso il salotto, poi si ferma e gira su se stesso. "Oh, e poi… C'hanno una villa da urlo!"

Simona fa la faccia seria, ma stavolta veramente seria. "E dai! Sei peggio di tuo figlio!"

"Amore, scherzavo… Vedo che film possiamo guardare?"

"Sì, d'accordo…"

Simona rimane ancora un attimo in cucina, poi si versa un po'"d'acqua e la sorseggia lentamente. Sì. Anch'io sono felice per Niki. Il mondo ha bisogno di belle storie. Ma soprattutto di un lieto fine. E lo pensa con un po'"di preoccupazione.