143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 92

Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 92

"Lo sai che la mia amica Ilenia è stata presa in un programma televisivo, nel cast del balletto? È una trasmissione locale ma lei è troppo felice. Un cabaret con comici romani."

Olly si gira. "Ilenia?"

"Sì, te la ricordi, l'avevo invitata anche alla festa per Niki."

Olly prende una pizzetta. "Me la ricordo, me la ricordo…"

"È davvero simpatica. Una ragazza d'oro. Suo padre è morto poco tempo fa e lei si prende cura della madre. Poi studia e balla. E ora guadagnerà anche qualcosina. Poi è innamorata da una vita del suo ragazzo, sai, una di quelle storie eterne che non capisci come fanno a durare così tanto eppure durano e si vogliono un casino di bene anche dopo anni? Una di quelle che a me non capiteranno mai…"

Olly finisce la pizzetta e ne prende un'altra.

"Quindi è fidanzata…"

"Sì… è innamorata. Che vale di più."

Olly finisce anche la seconda pizzetta. Si versa un po'"di Coca nel bicchiere e beve. Erica si alza e accende lo stereo. Mette una canzone e comincia a ballare in mezzo al salotto.

"E dai, Olly, vieni! Terapia del corpo! Dai, vieni!" e continua a dondolare.

Olly rimane seduta sul divano a pensare. E capisce quanto sia stata stupida la sua gelosia. E il gesto di quella sera, alla festa, quando in pratica aveva ignorato Ilenia. E poi Giampi, come l'ha trattato, accusandolo di niente. Che stupida. Mi sono lasciata ingannare dalla mia paura. Ho fatto vincere la superficialità. Io sempre pronta a dare consigli agli altri, a criticare quelli troppo gelosi, proprio io ci sono cascata con tutte le scarpe. Guarda Erica ballare, così, leggera, spensierata, allegra. Si alza. La raggiunge. E si lascia portare dalla musica, dalle parole di Tiziano Ferro e poi random, Rem, Coldplay, The Fray, Oasis, Nelly Furtado… La radio va senza un ordine. Come i pensieri di Olly.

Novantasette

Lungotevere, piazza Cavour, la moto corre leggera. Piazza Belle Arti, ancora Lungotevere, piazza Mancini. La moto sembra fatata, incontra solo semafori verdi, ponte Milvio, corso Francia, lungotevere dell'Acqua Acetosa. Piano piano la moto decelera e con un'ampia curva si infila nel parcheggio. "Eccoci qua! Siamo arrivati…"

Niki si toglie il casco scendendo. "Ma dai! Ecco la sorpresa, siamo al bowling!"

"Già, e ora puoi decidere se accettare la sfida… oppure fare la palla!"

"Cretino… Tieni…" E gli tira il casco in pancia. Guido lo prende al volo, piegandosi in avanti. "Vedi… Vado forte… Io li butto giù… i birilli!" E Niki sale veloce gli scalini entrando nella grande sala del bowling.

Guido si mette a ridere, chiude la moto e corre dietro di lei. "Aspettami."

Guido ha appena raggiunto Niki nella sala quando si sentono chiamare. "Ehi, voi! Allora siete venuti sul serio!"

Dalla pista centrale compaiono Marco e Sara con Luca e Barbara.

"Non ci posso credere!" Marco dà una spinta a Luca.

"Hai visto? Guido lo aveva detto che veniva con Niki e tu non ci volevi credere…"

Niki si gira scocciata verso di lui. Guido allarga le braccia. "Gli avevo detto che con te li avremmo battuti… Avevano paura! Ci temono… Sei stata carina a dire di sì… Dai, andiamo a cambiarci le scarpe…"

"Sì, sbrigatevi che ricominciamo la partita!"

Guido e Niki vanno verso l'angolo dove ci si cambiano le scarpe.

"Io non ti avevo detto di sì! Non sapevo che fosse questa la sfida!"

Guido cerca di calmarla. "Ok… Ma mi avresti detto di sì?"

"No!"

"Ma perché, sei testarda… Vedrai che ora ci divertiamo!"

"Quello senz'altro… Ma non mi piace che avevi già detto che venivi qui con me!"

"Era per occupare la pista, sennò magari arrivava qualcun altro e poi eravamo troppi. Se non venivo con te, sarei venuto lo stesso ma con un'altra…"

Niki si siede e si leva le scarpe, poi lo guarda male. Guido si scusa. "Dicevo solo se tu non volevi venire… Sicuramente però non sarebbe stata la stessa cosa…"

"Di questo stai sicuro!"

"O magari ci venivo con un amico."

"Sì, te con uno… Non ti ci vedo proprio." Passa le scarpe a un inserviente. "Le trentotto, per favore…"

Anche Guido passa le sue. "Io il quarantadue."

E ricevono le scarpe per giocare a bowling. Si siedono vicini su una panca per allacciarsele. Guido la guarda e le fa un sorriso. "Perché hai detto quella cattiveria?"

"Quale?"

"Che non mi vedi uscire con un amico."

"Non è una cattiveria, credo che sia una realtà."

"Veramente dopo di lei non sono più uscito con nessuna…"

"Così tante ragazze ti hanno dato buca? Non ci credo!"

"No, veramente è che…"

Niki si allaccia la seconda scarpa e scende dalla panca correndo. "Dai, muoviti…" e va verso la pista, lasciandolo lì senza dargli la possibilità di finire.

"Allora come facciamo? Uomini contro donne? O a coppie?"

"Come volete voi…"

Barbara e Sara si guardano. "Dai, è più divertente donne contro uomini."

"Ma loro tirano più forte!"

"Sì, ma qui serve la precisione."

"Ok, allora donne contro uomini!"

Niki passa vicino a Guido. "Vi stracciamo…"