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Niki tira su una palla. È troppo pesante e ne sceglie una più piccola. Ecco… Questa è perfetta. "Faccio due tiri per scaldarmi e poi cominciamo, va bene?" Niki prende la rincorsa, poi porta dietro il piede destro e lancia facendo scivolare perfettamente la palla al centro del parquet. Poi si rialza, la guarda correre veloce verso il fondo, la palla rallenta un po'"ma alla fine colpisce il primo birillo e dopo quello tutti gli altri.
"Wow! Cominciamo bene! Strike!"
Guido guarda Marco e Luca.
"Ahia, la vedo male…"
"E ti credo, ti sei portato la più forte dell'università, anzi di Roma!"
"A Niki, ma che vieni tutti i giorni qui?"
Niki prende una nuova palla e ne valuta il peso. "Macché, l'ultima volta è stata quando ho fatto sega al liceo! Avevo sedici anni. Ormai parliamo della preistoria!"
"Comunque ci sono delle cose che una volta imparate non si dimenticano più… Come andare in bicicletta."
Proprio in quel momento lancia Guido. La palla parte veloce ma poi rallenta, piega verso destra e prima di colpire i birilli finisce nel corridoio laterale. Zero punti.
Marco guarda le ragazze. "Ehi, vi possiamo dare lui come handicap. Non c'è partita, sennò!"
Guido ride. "E dai, ero emozionato… E poi lo dice anche Frank Wilczek, "Se non commetti errori significa che non cerchi di risolvere problemi veramente difficili. E questo è un grave errore"."
"Che? Ma de che? Dove sarebbe il problema davvero difficile?!" dice Marco.
"Datemi fiducia, cazzo, datemi fiducia… E al mio via… scatenate l'inferno!"
"Ma quello era il gladiatore… Che c'entra!"
"Va bè, così… Ora bisogna combattere ed era la prima che mi veniva in mente."
"E certo, il poeta è sceso tra noi…" fa Marco, "… ma per farci perdere!"
Guido lo prende sottobraccio. "Giuro che mi impegno. Non può che andar meglio…"
"Ah, questo è sicuro!"
Guido si rivolge anche agli altri. "Volete qualcosa da bere?"
Luca guarda Marco. "Cerca di corromperci!"
"Diciamo che vorrei rimediare all'errore. Anche voi, ragazze, volete qualcosa?"
"Ok. Coca per me."
"Anche per me!"
"Io vorrei una birra!"
"Per me succo d'ananas…"
Guido li guarda preoccupato. "Oh, mi sa che da adesso in poi mi converrà non sbagliare più!" e sconsolato va al bar a prendere tutte quelle ordinazioni.
Novantotto
"Ma è un posto bellissimo… Ha un panorama veramente spettacolare."
Alex sorride di fronte all'entusiasmo di Raffaella.
"Quello è l'Altare della Patria, vero?"
"Sì. Dovrebbe essere quello lì."
Leonardo torna al tavolo. "Allora, vi piace questo posto?"
"È da sogno!"
"Sì, molto bello sul serio." Alex approva sinceramente. Si guarda in giro. Ai tavoli c'è tutta gente molto elegante, una musica dub riempie il locale suonando al giusto volume, senza disturbare.
"Ma come fai a trovare tutti questi ristoranti così particolari?"
"Mi piacciono questi posti un po'"all'avanguardia, ma anche sempre molto buoni. L'altro giorno ho provato da Gusto, in piazza Augusto Imperatore, fanno salad bar, brunch…"
"Potrebbe essere un rischio! Che ne sai?"
"È vero! Ma a me piace rischiare… Leggo un articolo, sento delle voci e allora mi butto, provo, azzardo…"
Alex lo guarda sorpreso. "Pensa che carogne, in ufficio dicono che faccia tutto la tua segretaria…"
Leonardo si riprende. "Ehm. In parte è vero, cioè lei è l'esecutivo, le prenotazioni le fa lei, ma per la creatività, la scelta del posto, le cose più importanti, insomma, ci metto tutto io!" Alex guarda meglio il ristorante. Lo Zodiaco. Sopra Monte Mario, vicino all'osservatorio scientifico universitario e alla base militare per le radiocomunicazioni. Sembra che una volta Claudio Baglioni sia venuto qui e vi abbia trovato l'ispirazione per La vita è adesso. È vero, la vita è adesso. Come diceva? "Girano le nuvole… sopra i caffè all'aperto e ti domandi certo chi sei tu, sei tu che spingi avanti il cuore e il lavoro duro di essere uomo e non sapere cosa sarà il futuro." Alex sorride. Era qualcosa del genere. Che bella canzone. Il lavoro duro di essere uomo e non sapere cosa sarà il futuro… Poi apre il tovagliolo e se lo mette sulle gambe.
All'arrivo di un cameriere, Leonardo decide di passare alle ordinazioni. "Allora, cosa ci mangiamo di bello?"
Raffaella è già immersa nel suo menu. "Uhm… Che buono, mi mangerei di tutto."
"Sì, i nomi fanno immaginare grandi cose." Anche Alex controlla la carta. Uhm sì, mi andrebbe un primo ma devo stare un po'"a dieta. Io almeno il futuro prossimo so cosa sarà. Il mio matrimonio. "Per me insalata e filetto."
Raffaella sorride. "Ah… A dieta in vista dell'abito da sposo, eh."
Non le sfugge niente. "Ah ah…"
"Ma c'è tempo! Per una volta potresti anche sgarrare! Oggi si festeggia la promozione!"
"Anche questo è vero. Anche se non ho ancora detto di sì. Va bene, allora anche patate fritte."
Raffaella alza il sopracciglio come a dire: solo?
"E come antipasto un po'"di foie gras!"