143383.fb2 Scusa ma ti voglio sposare - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 94

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Ora sorride contenta. "Anche per me un bell'antipasto e poi prendo un primo! E poi anche un secondo. Tutto mare però, un'insalata calda, uno spaghetto vongole e pomodorini e per secondo mazzancolle e scampi… Con una vista così… Ti sembra di arrivare fino al mare!"

Leonardo chiude il suo menu. "Io non ho giustificazioni! Dieta doveva essere e dieta sarà. Una bella amatriciana! Per cominciare."

Alex e Raffaella si guardano e scoppiano a ridere.

"Che c'è?"

"No no, niente…" Alex lo guarda preoccupato. "Ma dimmi una cosa, anche della dieta si occupa la tua segretaria?"

"Bè…" Leonardo non può mentire, "a dire il vero, sì. Ma comunque faccio la dissociata… Quindi a pranzo posso mangiare un primo, giusto?"

Raffaella lo guarda dubbiosa. "Sì… Certo… Magari non proprio un'amatriciana!"

Alex solleva le spalle. "Sì… ma lui però è già sposato!"

"Giusto!"

"E allora ci porti anche dello champagne!"

"Scusate un attimo, faccio una telefonata." Alex si alza ed esce dal ristorante. Si mette a camminare per il piccolo viale proprio lì davanti e compone il numero di Niki. Tuuu tuuu. Libero. Alex guarda la città sotto di lui. Autobus pieni di gente si allontanano

lungo la strada che costeggia il fiume, macchine procedono in fila sulle tangenziali più lontane, in fondo, cime di monti innevate chiudono questa bellissima cartolina. Alex guarda il cellulare. Niente. Non risponde. Chiude e riprova. Guarda l'ora. Che strano, ormai dovrebbe aver finito lezione. Magari è in motorino. Poi si porta di nuovo il telefonino all'orecchio e aspetta ancora per un po', fiducioso. Il suo sguardo cade sulla targa della strada. Alex sorride. Un giorno devo portare Niki quassù. Il viale degli innamorati.

Novantanove

Il telefono di Niki vibra silenzioso nella borsa poggiata sulla panchina, alle spalle della pista dove i sei stanno giocando. La palla rotola veloce al centro perfetto della pista fino ad arrivare sui quattro birilli rimasti e li butta tutti giù.

"E vai! Di nuovo strike!" Niki saltella dalla felicità e abbraccia Sara e Barbara. "Oh, ragazze, li stiamo distruggendo!"

"Sì, siamo troppo forti…"

Luca aspetta che il meccanismo carichi di nuovo i birilli in fondo alla pista.

"Non ci sperate, ora recuperiamo…"

Poi, convinto e concentrato, lancia la palla. Un tiro veloce, sicuro, preciso, prende il primo birillo centrale e con lui fa saltare tutti quelli dietro.

"E vai! Questa volta abbiamo fatto noi strike e al primo colpo!" Sbatte il palmo della mano sulla destra di Marco e poi su quella di Guido. "Oh belle…" rivolto alle tre ragazze, "strike al primo colpo vale doppio, no? Non ci provate…"

"E chi ci prova?" Niki controlla il punteggio fino a quel momento. "Anche se ne fate quattro di seguito siete sempre sotto…"

Marco scuote la testa e si avvicina a Sara. "Oh, la prossima volta giochiamo in coppia… Noi avremmo vinto su tutti!" L'abbraccia e le dà un bacio in bocca. Ma Sara si stacca. "Non cercare di corrompermi… Non attacca!"

Luca stringe forte Barbara, poi alza il mento verso Marco. "E comunque a parità di giocate fatte, Barbara e io se avessimo giocato in coppia a questo punto saremmo in testa… Anzi in superte- stissima, abbiamo il massimo degli strike! Brava, amore!" E anche lui la bacia. Questa volta Barbara però prosegue nel bacio e poi sorride morbida e innamorata. "L'avevo detto io che volevo fare la sfida tra le coppie… È che loro sono invidiosi… Sapevano già che li avremmo fatti a pezzi!"

E continuano a ridere e scherzare così, divertiti e leggeri di sfida e d'amore.

Guido guarda Niki e allarga le braccia.

"Non sarebbe stato male fare coppia con te… Vai fortissima!"

"Sì… Mi piacerebbe poter dire la stessa cosa di te. Invece… Mi avresti fatto perdere."

Guido sorride. "Guarda che io l'ho fatto apposta…" Ma poi si avvicina e le dice sottovoce: "Sbagliavo ogni volta per farti vincere… Anche perché c'è una cena in palio, paga chi perde… E io non ti farei mai pagare".

"Eh, già, non puoi provarlo però."

"Perché non verresti a cena con me?"

"Anche… Ma soprattutto perché state perdendo."

Guido le si avvicina ancora di più. "Te l'ho detto, stiamo perdendo perché io ti voglio far vincere."

"Ok… Non ci credo."

"Allora facciamo così. Se adesso io ogni volta che tiro faccio strike… tu vieni a cena con me. Ok?"

"Ok."

"Prometti."

"Promesso."

"Ho la tua parola?"

"Quanto la fai lunga. Te l'ho già detto, sì, certo! Tanto non ce la fai…"

Guido la guarda ancora un po', la scruta negli occhi. Si piega di lato. "Ok, mi hai convinto. Ragazzi… Ora faccio un tiro perfetto… Siete pronti? Lo volete vedere un tiro perfetto?"

"Sì, magari…"

"Ecco, sarebbe ora!"

Guido fa qualche passo indietro, infila le tre dita nella palla da bowling, poi la prende con la sinistra, l'accarezza un po'"e alla fine parte deciso e convinto, fa due passi, poi si ferma e quasi si inclina lanciando la palla, facendola scivolare al centro della pista e lasciandola andare così, con una piccola spinta verso i birilli. Guido si gira verso Niki e sorride. Alza il sopracciglio. Lei per un attimo lo fissa. Poi torna a guardare la palla che tranquillamente, non troppo forte, non troppo lenta, continua la sua corsa fino ad arrivare al primo dei birilli e farlo cadere giù e poi i due dietro e gli altri quattro e i sei e perfino gli ultimi agli angoli, che dopo aver ondeggiato un po'"cadono giù, rimbalzano uno sull'altro sparendo nel buio.

Guido aspetta che Niki si giri verso di lui. Lui non ha mai guardato la corsa di quella palla, era già convinto e sicuro del risultato e con un sorriso lo conferma. "Strike…"

Gli amici gli saltano intorno e lo abbracciano.

"Bravo! Grande!"

"Bellissimo tiro!"

"E meno male, oh! Ma che t'è successo? Te sei svegliato…"

"Sì, gli hanno dato il viagra del bowling."

Guido guarda Niki che è evidentemente scocciata. "Diciamo che sono più motivato…" Luca lo ascolta curioso. "Cioè?"