143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 103

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lei ama suggerire anche se questo vuole dire prendere una no-

ta. Sì, lei va lì soprattutto per la sua amica Pallina. O almeno

questo è quello di cui vuole essere convinta.

"Daniela, non te lo ripeto più. Attacca quel telefono." Poi

esce di corsa, con il pettinino con gli strass tra i capelli e il cuo-

re che stranamente le batte forte.

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23.

5 ,«'

Ai bordi della grande strada dalla ampia curva c'è molta

gente. Alcune jeep Patrol con le portiere aperte sparano musi-

ca a tutto spiano. Dei ragazzi coi capelli sul biondo tinto, con

magliette e cappellini americani, dal risico asciutto, si fingono

surfisti e in pose statuarie si passano, salutisti, una birra. Po-

co più in là, vicino a un Maggiolone scoperto, un altro grup-

petto, molto più realista, si adopera per farsi una canna.

Più avanti, alcuni signori, in cerca di una serata emozio-

nante, sono intorno a una Jaguar. Vicino a loro, un'altra cop-

pia di amici guarda divertita quell'assurdo carosello.

Motorini su una ruota sola, moto che sfrecciano veloci rom-

bando, frenate e sgasate, ragazzi che passano in piedi sulle pe-

daline guardando in giro se c'è gente che conoscono, altri che

salutano amici.

Babi con il suo Vespino truccato affronta la dolce salita.

Arrivata in cima, rimane senza parole. Clacson diversi, acuti e

profondi, suonano come impazziti. Motori rombanti si ri-

spondono ruggendo. Luci di fari, colorati in maniera diversa,

illuminano la strada come se fosse un'enorme discoteca.

In un piccolo slargo c'è un chioschetto di quelli mobili che

vende bibite e panini caldi. Sta facendo affari d'oro. Babi si fer-

ma lì davanti e mette il cavalietto alla Vespa. La chiude. Un

Free su una ruota sola le sfreccia talmente vicino che Babi qua-

si perde l'equilibrio. Un ragazzo di quindici anni al massimo

ricade sulla ruota davanti ridendo sguaiatamente. Frena fa-

cendo una sgommata e riparte nel senso inverso. Pinna di nuo-

vo con le gambe scomposte, leggermente sbilanciato.

Babi si guarda distratta in giro. Poi riprende a camminare,

urta un tipo con i capelli a spazzola con il giubbotto nero di pel-

le e un orecchino a destra. Sembra avere una gran fretta.

"Guarda dove cazzo vai, no?"

Babi si scusa. Ancora di più si chiede cosa stia facendo in

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quel posto. A un certo punto vede Gloria, la figlia degli Acca-

do. Sta lì, seduta per terra, su un giubbotto di jeans. Vicino c'è

Dario, il suo ragazzo. Babi le si avvicina.

"Ciao Gloria."

"Ciao, come stai?" -;»

"Bene."

"Conosci Dario?"

"Sì, ci siamo già visti."