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"Yahooo!" Il suo entusiasmo però finisce presto. "Ma do-
mani alla prima abbiamo religione, no?"
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Già.
"Che palle, non le posso fare venerdì le analisi che c'è ita-
liano?"
"Be', comunque ti passa a prendere alle sette, quindi vedi
di tornare presto, eh..."
"Ma dai, rimani!" Pallina prende sottobraccio Babi e la tra-
scina verso Pollo. "A che ora finisce qui?"
Pollo sorride a Babi che lo saluta rassegnata.
"Presto, massimo due ore ed è finito tutto. Poi ci andiamo
a mangiare una bella pizza, eh?"
Pallina guarda entusiasta l'amica.
"E dai, non fare la morta!" dice mentre Pollo sorride e si
accende una sigaretta. "Dai, che c'è pure Step... sarà felice di
vederti."
"Sì, ma non lo sono io! Pallina, io torno a casa. Vedi di far
presto. Non voglio passar guai con tua madre per colpa tua!"
Babi nota una targa per terra sul bordo della strada. È in
legno, e al centro c'è la foto di un ragazzo con vicino un tondo
metà nero e metà bianco. Il simbolo della vita. Quella stessa
vita che il ragazzo non ha più. E poi una scritta: "Era veloce e
forte, ma con lui il Signore non è stato poi un vero signore.
Non ha voluto dargli la rivincita. Gli amici".
"Begli amici che siete! E fate pure i poeti! Preferisco esse-
re da sola piuttosto che avere degli amici come voi che mi aiu-
tano ad ammazzarmi."
"Che cazzo vieni a fare qua se non ti sta bene niente?" di-
ce Pollo buttando la sigaretta.
Poi la sua voce. "È possibile che non riesci ad andare d'ac-
cordo con nessuno? Hai proprio un caratteraccio, eh?" U.VT
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È Step. Fermo di fronte a lei con il suo sorriso spavaldo.
"Si da il caso che io vada d'accordo con tutti. Nella mia vi-
ta non ho mai avuto discussioni, forse perché ho sempre fre-
quentato un certo tipo di gente. È ultimamente che le mie co-
noscenze sono peggiorate, forse per colpa di qualcuno..." Guar-
da allusivamente Pallina che alza gli occhi al ciclo sbuffando.
"Lo so, tanto comunque la giri, è sempre colpa mia."
"Ah perché, non è per avvisarti che vengo quaggiù?"
"Ma come, non vieni per me?" Step le si mette davanti. "So-
no sicuro che sei venuta a vedermi correre..."
Si avvicina un po' troppo pericolosamente con il viso al suo.
Babi lo schiva superandolo.
"Ma se non sapevo neanche che c'eri." Arrossisce.
"Lo sapevi, lo sapevi. Sei diventata tutta rossa. Vedi, tu non
devi dire le bugie, non sei capace."
Babi rimane in silenzio. Se la prende con quel maledetto