143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 108

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camomille non rispondono. Hanno tutte le braccia indietro e

si stringono al guidatore per la paura dello stacco alla parten-

za. Siga raccoglie le scommesse. I signori della Jaguar punta-

no più di tutti. Uno di loro scommette su Step. L'altro su quel-

lo vicino a lui con la moto colorata. Siga raccoglie i soldi e se

li ficca nella tasca davanti del giubbotto, quella a sacca. Poi al-

za il braccio destro e si mette il fischietto in bocca. C'è un atti-

mo di silenzio. I ragazzi sulle moto sono tutti rivolti in avanti,

pronti a partire. Le camomille sono sedute dietro, girate. Han-

no gli occhi chiusi. Tutte tranne una. Maddalena vuole gustar-

si quel momento. Adora le corse. Le moto rombano. Tre piedi

sinistri spingono la pedalina in giù. Con un unico rumore en-

trano tre prime. Sono pronti. Siga abbassa il braccio e fischia.

Le moto schizzano in avanti, quasi subito su una ruota sola,

veloci e rombanti. Le camomille si stringono forte ai loro uo-

mini. Rivolte con la faccia verso terra, vedono la strada scor-

rere sotto di loro, dura e terribile. Con il fiato sospeso, il cuo-

re a duemila, lo stomaco in gola. Trascinate da dietro a cento,

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centoventi, centoquaranta. Il primo a sinistra rompe. Scende

sulla ruota davanti, toccando terra con una botta forte, spin-

gendo sugli ammortizzatoli. La forcella trema, ma non accade

nulla. Quello vicino a lui da troppo gas. La moto si impenna,

la ragazza, sentendosi quasi in verticale, urla. Il ragazzo, spa-

ventato, forse anche perché ci sta insieme, toglie il gas frenan-

do. La moto torna giù delicatamente. Un bestione di Kawasaki

di circa trecento chili plana con dolcezza come a comando, ab-

bassa il muso, toccando terra, come un piccolo aereo senz'ali.

Step continua la gara, giocando con il freno e con il gas. La sua

moto, proiettata in avanti sempre alla stessa altezza, sembra

immobile, retta da un filo trasparente nel buio della notte. Vo-

la così, attaccato alle stelle. Maddalena guarda la strada scor-

rere, le strisce bianche quasi invisibili si mischiano l'una con

l'altra e quel grigio asfalto sembra un mare che morbido, liscio,

senza onde, naviga silenzioso sotto di lei. Step arriva primo fra

le urla di gioia degli amici presenti e la felicità del signore che

ha scommesso su di lui, non tanto per i soldi vinti, quanto per

aver battuto l'amico che l'ha portato in quel posto.

Bario, Schello e qualche altro amico si precipitano a far-

gli i complimenti. Una mano fraterna non ben distinta in mez-

zo al gruppo gli offre una birra ancora fredda. Step la prende

al volo, da un lungo sorso, poi la passa a Maddalena.

"Sei stata brava, non ti sei mai mossa. Sei una camomilla

perfetta."

Maddalena da un sorso, poi scende dalla moto e gli sor-

ride.

"Ci sono momenti in cui bisogna star fermi e altri in cui bi-

sogna sapersi muovere. Sto imparando, no?"

Step sorride. È troppo forte quella ragazza.

"Sì, stai imparando."