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naggia a Pallina, alle camomille e a quando si mette in testa di
fare la capa. , , > .,..,,.**>»--...-«u », j»^. -,» , >- -
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Il boro da gas senza problemi di consumo. Babi invece ha
qualche problema per salire sulla moto all'indietro. Il boro l'aiu-
ta. Babi si slaccia la cinta. Il tipo la prende, se la mette intor-
no alla vita e gliela fa ritornare in mano. Babi arriva a mala-
pena a centrare l'ultimo buco. È pure ciccione. Come se non
bastasse Maddalena da una pacca con forza sul giubbotto del
boro.
"Dai, metticela tutta. Sono sicura che vinci!" Poi sorride a
Babi: "Vedrai come ti diverti qua dietro. Danilo pinna che è
una meraviglia".
Babi non fa in tempo a risponderle. Il boro da gas e schiz-
za in avanti. Danilo! Ecco a chi si riferiva la D della sua mela.
D. Come Danilo. O peggio, come destino. La moto frena. Babi
per il contraccolpo finisce contro la schiena di Danilo.
"Calma, bambina."
La voce calda e profonda del boro che dovrebbe secondo
lui tranquillizzarla ha l'effetto contrario. Oddio, pensa Babi.
"Calma, bambina." Dev'essere un incubo. Questa cinta di Ca-
momilla che mi stringe in vita. Io la Camomilla non me le so-
no mai messa, neanche quando era di moda. Dev'essere una
punizione. Un tipo con una benda sull'occhio e una moto gial-
la frena lì vicino a sinistra. Hook. L'ha visto qualche volta in
piazza Euclide. Dietro di lui c'è una ragazza con i capelli ric-
ci e un rossetto troppo pesante. È tutta felice di fare la ca-
momilla. La ragazza la saluta. Babi non risponde. Ha la go-
la secca. Si gira dall'altra parte. Un bel ragazzo alto, con i ca-
pelli più lunghi e una piccola penna di uccello come pendente
di un orecchino, si ferma alla sua destra. Ha il serbatoio del-
la moto dipinto con l'aerografo. C'è un tramonto con un gros-
so sole al centro, delle onde sulla spiaggia. Un tipo che fa surf.
Sicuramente il surf è meno pericoloso che fare la camomil-
la. Sotto c'è una scritta: "II Balle...". Babi si sporge in avanti,
ma non riesce a leggere di più. Il resto della scritta è coper-
to dai 501 del tipo. Il ragazzo tira fuori dalla tasca del giub-
botto un pezzo di carta. Si alza sulle gambe avvicinandosi al-
lo specchietto. Lo gira verso l'alto a pancia in su. La luna com-
pare là dentro. Babi guarda il serbatoio. Ora la scritta si leg-
ge tutta: "II Ballerino". Ma certo, ne ha sentito parlare. Di-
cono che si droghi. Il Ballerino rovescia la bustina sullo spec-
chietto. Il tondo pallore della luna è coperto dal bianco di una
polvere meno innocente. Il Ballerino si sporge in avanti. Vi
appoggia sopra un rotolo da dieci euro e tira su. La luna tor-
na improvvisamente a specchiarsi. Il Ballerino passa il dito
sullo specchietto, raccoglie le ultime briciole di quella feli-
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cita artificiale e se le passa sui denti. Sorride senza alcun mo-