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co, rimbalzando e sbucciandosi, da un lato all'altro della stra-
da. La moto, ormai libera, continua veloce la sua corsa. Poi ca-
de lateralmente, scivola sull'asfalto, scintilla, si impunta, rim-
balza più volte. Alla fine fa una specie di capriola, vola vicino
a Babi, alta nel buio scuro della notte. Salta nel ciclo, per al-
meno cinque metri, con il faro ancora acceso illumina tutto in-
torno, traccia un arco luminoso. Poi, con un ultimo guizzo
scomposto, cade giù rimbalzando e spezzandosi, lasciando die-
tro di sé mille piccoli pezzi d'acciaio e vetri colorati. Sottili scin-
tille di fuoco sempre più deboli l'accompagnano fino al termi-
ne della sua corsa. Hook e Danilo si fermano. Il gruppo lonta-
no rimane per un attimo in silenzio, poi tutti partono. In sella
a Vespe, Sì, SH 50, Peugeot rubati, moto di piccola e grossa ci-
lindrata, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Honda.
Un esercito di motorini avanza rombando. Tutti accorro-
no sul luogo dell'incidente. Il Ballerino si è rialzato. Si trasci-
na su una gamba sola. L'altra esce fuori dal jeans strappato, fe-
rita e malconcia, perdendo sangue dal ginocchio. Un vistoso
rigonfiamento sotto il giubbotto in alto segna la spalla che gli
è uscita, mentre dalla fronte del sangue scuro gli scende lun-
go il collo. Il Ballerino guarda la sua moto distrutta. Si piega
e accarezza il serbatoio. Una parte della spiaggia è stata ra-
schiata via. Il surfista è scomparso, trasportato dall'onda ben
più dura dell'asfalto rovente.
La ragazza è distesa a terra. Il braccio destro le ciondola
scomposto lateralmente. È rotto. Piange per lo spavento, sin-
ghiozzando forte. Babi si libera della Camomilla. Scende dal-
la moto. I primi passi sono incerti. Non riesce a reggersi sulle
gambe per l'emozione. Entra nella folla. Non conosce nessu-
no. Sente i lamenti della ragazza distesa per terra. Cerca Pal-
lina. A un certo punto sente un altro fischio. Più lungo. Cos'è?
Inizia un'altra gara terribile? Non capisce. Tutti cominciano a
correre in ogni direzione. La gente la urta. Dei motorini la sfio-
rano. Si sentono delle sirene. Poco lontano compaiono delle
macchine. Sui loro tetti dei colori azzurri lampeggianti. La po-
lizia. Ci mancava solo questa. Deve raggiungere la sua Vespa.
Tutto intorno ci sono ragazzi che scappano. Qualcuno urla, al-
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tri si urtano pericolosamente. Una ragazza con il motorino ca-
de a pochi metri da lei. Babi si mette a correre. Altre macchi-
ne della municipale si fermano tutt'intorno. Eccola lì. Vede la
sua Vespa ferma davanti a lei, a pochi metri di distanza. È sal-
va. Improvvisamente qualcosa la blocca a mezz'aria. Qualcu-
no la prende per i capelli. È un vigile. La strattona con forza
facendola cadere a terra, tirandola con violenza da dietro per
i capelli. Babi urla dal dolore, trascinata sull'asfalto, mentre
alcune ciocche le si staccano. A un tratto il vigile la lascia. Un
calcio in piena pancia l'ha fatto piegare in due facendogli ab-
bandonare la presa. È Step. Il vigile prova a reagire. Step gli