143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 122

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l'umido freddo della verde campagna. Babi ha ancora le gam-

be strette intorno alla vita di Step. Piano piano la moto ral-

lenta. Step le accarezza la gamba.

"C'è mancato poco, eh. Poi queste belle cosce facevano una

brutta fine! Era vera allora la storia del cane..."

Babi gli solleva la mano dalla gamba e la fa cadere di lato.

"Non toccarmi." Si tira indietro sul sellino, rimettendo i piedi

sulle pedaline e si chiude il giubbotto. Step le mette di nuovo

la mano sulla gamba. "Ti ho detto di non toccarmi con quella

mano!" Babi gliela toglie. Step sorride e cambia mano. Babi

gli toglie anche la destra.

"Ma neanche con questa posso?"

"Non so se è peggio il cane che mi correva dietro o il por-

co che mi sta davanti!" Step ride, scuote la testa e accelera.

Babi si chiude il giubbotto. Che freddo! Che nottata! Che ca-

sino! Mannaggia a Pallina. Volano nella notte. Alla fine arriva-

no sani e salvi al suo comprensorio. Step si ferma davanti alla

sbarra. Babi si volta verso Fiore. Lo saluta. Il portiere la rico-

nosce e alza la sbarra. La moto passa appena è possibile senza

aspettare che la sbarra finisca la sua corsa verso l'alto. Fiore non

può fare a meno di buttare un occhio sulle belle gambe di Ba-

bi che spuntano infreddolite da sotto il giubbotto. Cosa gli toc-

ca vedere. Ai suoi tempi nessuna ragazza usciva con minigon-

ne di quel tipo. Babi vede la serranda del garage abbassata. I

suoi sono tornati. Un pericolo in meno. Cosa poteva inventarsi

se l'avessero beccata in quel momento sulla moto dietro a Step

e soprattutto in mutandine e reggisene? Preferisce non pensar-

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ci, non è poi così fantasiosa. Scende dalla moto. Cerca di co-

prirsi il più possibile con il giubbotto. Niente da fare. Le sfiora

a malapena il bordo delle mutandine.

"Be', grazie di tutto. Senti, il giubbotto te lo butto dalla fi-

nestra."

Step le guarda le gambe. Babi si piega verso il basso. La

giacca scende un po' più giù, ma il risultato è ancora scarso.

Step sorride.

"Magari ci vediamo qualche altra volta. Vedo che hai degli

argomenti molto interessanti."

"Te l'ho già detto, vero, che sei un porco?"

"Sì, mi sembra proprio di sì... Allora passo a prenderti do-

mani sera."

"Non ce la farei. Credo che non reggerei a un'altra serata

come questa."

"Perché, non ti sei divertita?"

"Moltissimo! Io faccio sempre la camomilla, ogni sera. Mi

faccio inseguire un po' dalla polizia, scendo al volo dalla mo-

to in mezzo a una campagna sperduta, mi faccio rincorrere da

un cane rabbioso e per finire mi butto nel letame. Ci sguazzo

un po' dentro e poi torno a casa in reggiseno e mutandine."

"Con sopra il mio giubbotto."