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d'accordo.
Il sole filtra allegro dalla finestra della cucina. Babi finisce
di mangiare i suoi biscotti integrali e beve l'ultimo goccio di
caffellatte che si è lasciata apposta nella tazza. Daniela scava
fino in fondo. Il suo cucchiaino si agita nervoso nella scatola
di plastica di un piccolo budino, cercando di prendere anche
l'ultimo pezzo di cioccolato dispettoso nascosto giù, in quella
fessura. Raffaella ha comprato quasi tutto quello che le è sta-
to scritto sulla lista. Claudio è felice. Forse un oroscopo posi-
tivo, di sicuro il sospirato caffè, che finalmente è riuscito a be-
re. Ha risparmiato anche sulla caffettiera grande.
"Babi, oggi è una giornata bellissima. C'è un sole fuori... e
non deve fare neanche molto freddo. Ne ho parlato prima an-
che con tua madre e siamo d'accordo. Anche se hai preso quel-
la nota... Oggi potete andare in Vespa a scuola!"
"Grazie papa, siete molto carini. Ma sai, dopo il discorso
dell'altro giorno ci ho pensato bene, e forse hai proprio ragio-
ne tu. La mattina andare a scuola insieme io, te e Daniela è di-
ventato quasi un rito, un portafortuna. E poi è un bel momento:
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possiamo parlare di tutto, iniziare insieme la giornata^ è mol-
to più bello così, no?"
Daniela non crede alle proprie orecchie.
"Babi, ma scusa, andiamo in Vespa. Con papa ci parliamo
sempre, ci possiamo stare la sera a cena, la domenica mattina."
Babi le prende il braccio stringendoglielo con un po' trop-
pa forza.
"Ma no Dani, è meglio così, sul serio, andiamo con lui."
Glielo stringe nuovamente. "E poi ti ricordi che ti ho detto ie-
ri sera, sto poco bene. Dalla prossima settimana magari an-
diamo in Vespa, che farà ancora più caldo." Quell'ultima stret-
ta non le lascia più dubbi. È un messaggio. Daniela è proprio
una ragazza intuitiva, più o meno.
"Sì papa, Babi ha ragione, veniamo con te!"
Claudio beve felice l'ultimo sorso di caffè. È bello avere due
figlie così. Non capita spesso di sentirsi tanto amati.
"Bene ragazze, allora usciamo, se no facciamo tardi a scuo-
la." Claudio va in garage a prendere la macchina mentre Babi
e Daniela si fermano davanti al portone ad aspettarlo.
"Ce l'hai fatta a capire, finalmente! Ma che, ti devo spez-
zare il braccio?"
"Me lo potevi dire subito, no!"
"Che ne so che proprio oggi ci danno il permesso di anda-
re in Vespa?"
"Ma perché non la vuoi usare?"
"Facile, perché non c'è."
"Non c'è la Vespa? E dov'è? Ma non ci sei uscita ieri sera?"
"Sì."
"E allora? Sei finita nel letame pure con la Vespa e l'hai but-