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"Tu sei più gentile. Mia madre mi ha dato uno schiaffo sul-
la bocca... Non so se mi ha fatto più male lei o quel dottore.
Che poi io li odio, quando provi quella paura da dolore fisico
vuoi solo silenzio intorno a te, ma quelli mica lo capiscono.
Pensa che quando uscivamo ha fatto una battutaccia a mia ma-
dre." Pallina ne imita il tono. "'Una cosa è sicura signora, con
quelle vene sua figlia diffìcilmente riuscirà a drogarsi.' Pessi-
mo, roba da vomito. L'unica cosa positiva di tutto questo è sta-
to che dopo mia madre mi ha portato a fare colazione all'Eu-
clide. Mi sono fatta un maritozzo con la panna da favola! A
proposito, hai ricevuto il mio pacchetto?"
"Sì, grazie!"
"No, perché quel tuo portiere ha la faccia di uno che deve
sempre sapere che c'è nel pacchetto che lasci. È peggio di una
macchina a raggi x... Si vede che sono ancora sconvolta dalle
analisi, eh?"
"Abbastanza."
"Allora non se l'è mangiato lui il cornetto di Lazzareschi?"
"No" dice Babi sorridendo.
"Sono stata perdonata?"
I "Quasi."
"Come quasi? Che, te ne dovevo lasciare due?"
"No, devi ritrovarmi la Vespa entro le otto."
"La tua Vespa? E come faccio? Chissà dov'è finita. Chi ce
l'ha? Chi l'ha presa? Che ne posso sapere io?"
"Che ne so? Tu sai sempre tutto. Sei ben introdotta nel-
l'ambiente. Sei la 'donna' di Pollo. Una cosa è certa, quando
mio padre stasera torna alle otto la Vespa dev'essere in gara-
gè..."
"Lombardi!" La Giacci è sulla porta. "Vada al suo posto per
favore."
"Sì, mi scusi professoressa, sto facendomi dire che cosa
hanno fatto nell'ora di religione."
"Ne dubito... Comunque si vada a sedere lo stesso." La Giac-
ci va alla cattedra. Pallina prende la borsa dei libri.
Babi la ferma. "Ho un'idea. Non c'è più bisogno di trovare
la mia Vespa, almeno non subito."
Pallina sorride.
"Meno male. Era impossibile! Però come fai? Quando tuo
padre ritorna e non trova la Vespa in garage che gli dici?"
"Ma mio padre troverà la Vespa in garage."
"E come?"
"Facile, ci mettiamo la tua." << »Wi»w «.--t/v -vxj >i -
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"La mia Vespa?" ,,- ' $ , C
"Ma certo, per mio padre sono identiche, aoa se ne accor-
gerà mai." - j , *
"Sì ma io come..." , <
"Lombardi!"