143770.fb2
Step sale. Una cameriera grassa è sulla porta.
"Buongiorno: tenga, devo lasciare questo per Babi. Stia at-
tenta che si rovina." Una voce arriva dal fondo del corridoio.
"Chi è, Rina?"
"Un ragazzo ha portato una cosa per Babi." Raffaella avan-
za guardando quel ragazzo sulla porta. Spalle larghe, capelli
corti, quel sorriso. L'ha già visto, ma non si ricorda dove.
"Buongiorno signora. Come sta? Ho portato questo per Ba-
bi, è una sciocchezza. Glielo può dare quando torna da scuola?"
Raffaella sta ancora sorridendo. Poi a un tratto realizza.
Non sorride più.
"Tu sei quello della capocciata al signor Accado. Sei Stefa-
no Mancini."
Step rimane sorpreso.
"Non credevo di essere così famoso."
"Infatti non sei famoso. Sei solo un mascalzone. I tuoi san-
no quello che è successo?"
"Perché, che è successo?"
"Sei stato denunciato."
"Oh, non fa niente. Sono abituato." Sorride. "E poi sono
orfano." . > ft -.' v-u- » » *, » »««
180
Raffaella rimane per un attimo imbarazzata. Non sa se cre-
derci o no. Fa bene.
"Be', comunque non voglio che tu giri intorno a mia figlia."
"Veramente è lei che viene sempre dove sono io. Ma non fa
niente, a me non da fastidio. Mi raccomando, non la sgridi,
non se lo merita, io la capisco."
"Io no." Raffaella lo squadra dalla testa ai piedi cercando
di farlo sentire in imbarazzo. Non ci riesce. Step sorride.
"Non so perché, ma non piaccio mai alle madri. Be', mi
scusi signora, ma ora devo proprio andare. C'ho il taxi che mi
aspetta. Sto spendendo una cifra." Step scende perle scale, sal-
ta gli ultimi gradini proprio in tempo per sentire la porta sbat-
tere con forza. Come assomiglia a Babi, quella signora. È im-
pressionante. Ha lo stesso taglio di occhi, la forma del viso. Ma
Babi è più bella. Spera che sia anche meno incazzosa. Si ri-
corda l'ultima volta che si sono visti. No, si somigliano anche
in quello. Per un attimo desidera rivederla. Pollo si attacca al
clacson.
"Oh, ti vuoi muovere? Che cazzo fai, ti sei incantato?"
Step sale dietro di lui.
"È possibile che fai schifo pure come tassinaro?"
"Mortacci tua. È un'ora che aspetto. Ma che hai fatto?"
"Ho parlato con la madre." A Step improvvisamente viene
un pensiero. Alza la testa. Infatti, proprio come prevedeva. Raf-
faella è lì, affacciata alla finestra. Lei fa uno scatto indietro ten-
tando di rientrare. Troppo tardi. Step l'ha vista. Lui le sorride
salutandola. Raffaella chiude la finestra con forza mentre la