143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 145

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La segretaria di Paolo entra nella stanza con alcuni fogli:

"Dottore, questi sono da firmare". Li posa sulla sua scrivania

e rimane lì in attesa. Paolo prende la penna d'oro dal taschino

della giacca. Gliel'ha regalata Manuela, la sua fidanzata. Ma in

quel rnomento piano piano avverte il profumo della segreta-

ria. È provocante. Tutto in lei sembra provocante. Paolo scri-

ve il proprio nome per esteso alla fine di ogni foglio. Ha in ma-

no la penna di Manuela ma pensa alla sua segretaria. Al suo

profumo, ai fianchi innocenti che strusciano delicati la sua

schiena. O forse no? Forse non sono poi così innocenti... L'i-

dea di quella vicinanza voluta inizia a eccitarlo.

"Dottore, ma questo qui sul giornale non è suo fratello?"

Paolo firma l'ultimo foglio.

"Sì, è lui." ,,

La segretaria guarda ancora per un attimo la foto.

"E quella dietro è la sua ragazza?" T (T »<-,!_ ^

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"Non lo so. Forse sì." * '

"Suo fratello è molto meglio di persona." Paolo guarda la

segretaria uscire. La sua andatura e quello che ha detto non

lasciano dubbi. È una donna, e come tale, pensa, è scaltra.

L'ha fatto apposta a strusciarsi contro di lui, ne è sicuro. Al-

meno come è sicuro che con lo stratagemma che lui ha tro-

vato il signor Forte risparmierà parecchie migliaia di euro.

Guarda il giornale. Per un attimo immagina di essere lui sul-

la moto mentre fa una pinna con la sua segretaria dietro. Lei

che si stringe a lui, le sue gambe contro le sue, le sue braccia

intorno alla vita. Sarebbe stato bello. Chiude "II Messagge-

ro". Paolo ha il terrore delle moto. Sarebbe mai uscita una

sua foto sul giornale? Sicuramente non l'avrebbero immor-

talato mentre fa una pinna. Al massimo qualcosa che ha a

che fare con la finanza. A un certo punto ha un brutto pre-

sentimento. Vede una sua foto con il titolo: "Arrestato il com-

mercialista del noto finanziere". Riprende la pratica del si-

gnor Forte. Forse è meglio ricontrollare che sia veramente

tutto a posto.

All'uscita di scuola Pallina scende i gradini saltellando vi-

cino a Babi.

"Che forza! Che figuraccia hai fatto fare alla Giacci."

"Mi dispiace..."

"Ti dispiace? Ben gli sta a quella vecchia schifosa... Sul se-

rio credi che si sia sbagliata a mettere lì il mio compito? Quel-

la l'ha fatto apposta. Ce l'ha con me perché io sono sempre al-

legra, ho sempre voglia di scherzare, mentre lei... Mamma che

mortorio."

"Lo so, ma mi dispiace lo stesso. E poi hai visto come mi

guarda? Ora mi odia, farà di tutto per farmi andare male."

Pallina le da una pacca sulla spalla.

"Figurati, non può farti niente. Brava come sei, anche se

ce la mette tutta, arrivi agli esami che è una passeggiata. Aves-