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cattiva.

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31.

Parnaso. Belle ragazze dagli occhi perfettamente truccati,

dalle ciglia lunghe e rossetti delicati, sono sedute ai tavolini

tondi e chiacchierano crogiolandosi al tiepido sole di quel po-

meriggio primaverile.

"Mannaggia, mi sono macchiata!" Qualche ragazza al ta-

volo ride, un'altra più pessimista controlla che anche la sua ca-

micetta non abbia fatto la stessa fine. La ragazza dalla cami-

cetta macchiata intinge la punta di un tovagliolino di carta nel

bicchiere pieno d'acqua. Strofina con forza la macchia di cioc-

colato allargandola. La camicetta color panna in quel punto

diventa beige. La ragazza si dispera.

"Oh! Questi bicchieri d'acqua portano una sfiga. Sembra

che i camerieri te li diano apposta, tanto già lo sanno che ti

macchi. Scusi!"

Ferma al volo un cameriere.

"Mi può portare il Viavà per favore?" La ragazza prende

con tutte e due le mani la camicetta mostrandogli la macchia

bagnata. Il cameriere non si ferma in superficie. Fa un'ana-

lisi ben più profonda. La camicetta, trasparente in quel pun-

to bagnato, poggia sul reggisene mostrandone il pizzo.

Il cameriere sorride. "Glielo porto subito, signorina." Pro-

fessionale e bugiardo, vorrebbe darle qualcos'altro, pur sa-

pendo, frustrato, che quel bottone sbottonato in più non è

certo dedicato a lui. Nessuna ragazza del Parnaso si fidanze-

rebbe mai con un cameriere.

Pallina, Silvia Festa e qualche altra ragazza della Falconieri

sono poggiate a una catenella che si stende sofferente sotto il

loro peso da un basso pilastro di marmo a un suo gemello.

"Eccola." Babi ha le guance arrossate. Le saluta con un sor-

riso divertito, leggermente affaticato dalla camminata. Pallina

le corre incontro. "Ciao." Si baciano, affettuose e sincere. A dif-

ferenza della maggior parte dei baci ai tavoli del Parnaso. "Che

stanchezza. Non pensavo fosse così lontano!"

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"Sei venuta a piedi?" Silvia Festa la guarda sconvolta.

"Sì, non avendo la Vespa." Babi guarda allusiva Pallina. "E

poi avevo voglia di fare due passi. Ma ho un po' esagerato, so-

no distrutta. Non è che mi tocca tornare nella stessa maniera,

vero?"

"No, tieni." Pallina le da un portachiavi. "La mia Vespa è lì

a tua disposizione." Babi guarda la grossa p di gomma azzur-

ra fra le sue mani.

"E si hanno notizie invece di che fine ha fatto la mia?"

"Pollo ha detto che nessuno ne sa niente. Deve averla pre-

sa la polizia. Ha detto che dopo un po' ti avvisano."

"Pensa se parlano con i miei." Babi guarda il gruppo di ra-

gazzi. Riconosce Pollo e qualche altro amico di Step. Un tipo con