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Alcune moto si fermano lì vicino. Babi si volta speranzosa
verso i nuovi arrivati. Il cuore le batte forte. Inutilmente. Ano-
nimi ragazzi, almeno ai suoi occhi, vanno verso i tavolini sa-
lutando.
"Chi cerchi?" Il tono e la faccia di Pallina non lasciano dub-
bi. Pallina sa.
"Nessuno, perché?" Babi si mette le chiavi in tasca senza
guardarla. È sicura che i suoi occhi sinceri la tradirebbero.
Pallina insiste: "No, niente, mi sembrava cercassi qualcu-
no...".
"Be', ciao ragazze." Un saluto affrettato. Le sue guance ar-
rossiscono. E non è più solo per la fatica. Pallina l'accompa-
gna alla Vespa.
"Sai come funziona?" Babi sorride, toglie il bloccasterzo e
Faccende.
"Che fate stasera?"
"Ehi, che succede? Ti degni di uscire con noi?"
"Come sei polemica. Ho chiesto solo cosa fate!"
"Mah, non lo so. Se vuoi ti telefono o ti faccio telefonare."
Pallina la guarda allusiva. Dietro quel sorriso, improvvisa-
mente compare lui: Step. I suoi occhi sicuri, quella pelle ab-
bronzata, i capelli corti, e le sue mani segnate da sorrisi spez-
zati, da nasi colpiti, un tempo perfetti. "Sembri il mio pe-
sciolino." La bocca aperta... gli occhi chiusi... "Ah, ma allora
sei incoerente... incoerente... incoerente." Come un'eco. Babi
ha un lampo d'orgoglio.
"No grazie, lascia stare. Ci vediamo domani a scuola. Era
solo una curiosità."
"Come vuoi..." La Vespa la porta via veloce prima che quel-
la debole diga d'orgoglio venga travolta da quel mare perico-
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loso non ancora in tempesta. Pallina tira fuori dalla tasca il te-
lefonino e sorride.
Babi mette la Vespa di Pallina in garage. Perfetta. Suo pa-
dre non si potrà mai accorgete della differenza. L'attacca an-
cora un po' di più al muro, così non può proprio dire nulla.
Guarda l'orologio. Le sette meno un quarto. Cavoli! Sale di cor-
sa la scala. Apre veloce la porta.
"Dani, è tornata mamma?"
"No, ancora no."
"Meno male." Raffaella l'ha messa in punizione, Babi
non può uscire fino alla prossima settimana, ed è un po'
troppo sgarrare proprio il primo giorno. Daniela la guarda
insofferente.
"Allora, si sa niente della nostra Vespa?"
"Niente. Deve avercela la polizia."
"Cosa? Molto bene! E che ci fanno, gli inseguimenti?"
"Mi hanno detto che prima o poi la polizia ci chiamerà per
restituircela. Dobbiamo solo intercettare la telefonata prima