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Una Jaguar Sovereign viene da sinistra a tutta velocità, prova
a inchiodare. Step, colto di sorpresa, frena rimanendo impa-
lato in mezzo all'incrocio. La moto si spegne. Babi lo abbrac-
cia forte. Nei suoi occhi spaventati i potenti fari della macchi-
na che si avvicina.
Il muso della pantera selvaggia si ribella alla violenta fre-
nata. La macchina sbanda. Babi chiude gli occhi. Sente il rug-
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gito del motore frenante, il perfetto ABS controllare le ruote, le
gomme straziate dai freni. Poi più niente. Apre gli occhi. La
Jaguar è lì, a pochi centimetri dalla moto, immobile. Babi fa
un sospiro di sollievo e libera il giubbotto di Step dalla sua
stretta terrorizzata.
Step, impassibile, guarda il conducente della macchina.
"Dove correrai mai, coglione!" Il tipo, un uomo sui trenta-
cinque anni, con i capelli dal taglio perfetto folti e riccioluti,
abbassa il finestrino elettrico.
"Cos'hai detto, scusa ragazzino?" Step sorride scendendo
dalla moto. Conosce quei tipi. Deve avere la donna vicino e non
ci sta a fare brutta figura. Si avvicina alla macchina. Infatti at-
traverso il vetro vede delle gambe femminili accanto a lui. Del-
le belle mani incrociate su una pochette da sera nera, su un ve-
stito elegante. Cerca di vedere in viso la donna, ma la luce di
un lampione si riflette sul vetro nascondendolo. Ragazzino.
Ora vedrai che ti fa il ragazzino. Step apre la portiera al tipo
con educazione.
"Vieni fuori coglione, così senti meglio." L'uomo sui tren-
tacinque anni fa per scendere. Step lo prende per la giacca e
lo scaraventa direttamente fuori. Lo sbatte sulla Jaguar. Il pu-
gno di Step si alza a mezz'aria pronto a colpire.
"Step, no!" È Babi. La vede in piedi vicino alla moto. Il suo
sguardo dispiaciuto e preoccupato. Le braccia abbandonate lun-
go i fianchi. "Non lo fare!" Step allenta la stretta. Il tipo ne ap-
profitta subito." Libero e vigliacco lo colpisce con un pugno al
viso. Step va indietro con la testa. Ma è un attimo. Sorpreso, si
porta la mano alla bocca. Il labbro sanguina. "Brutto figlio di..."
Step si butta su di lui. Il tipo porta avanti le braccia, abbassa la
testa tentando di coprirsi, spaventato. Step lo prende per i ca-
pelli riccioluti, gli porta la testa verso il basso pronto a dargli
una ginocchiata, quando all'improvviso viene colpito di nuovo.
Stavolta in maniera diversa, più forte, direttamente al cuore.
Un colpo secco. Una semplice parola. Il suo nome.
"Stefano..."
La donna è scesa dalla macchina. La pochette poggiata sul
cofano e lei lì vicino, in piedi. Step la guarda. Guarda la bor-
sa, non la conosce. Chissà chi gliel'ha regalata. Che strano pen-
siero. Lentamente, apre la mano. Il tipo riccioluto e fortuna-
to si ritrova libero. Step rimane a guardarla in silenzio. È bel-
la come sempre. Un debole "Ciao" esce dalle sue labbra. Il ti-