143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 162

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de a calci le sue mani che cominciano a sanguinare. Ma Gio-

vanni Ambrosini niente, rimane lì aggrappato, sapendo che quel-

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la è la sua unica salvezza. Allora Step lo fa. Carica indietro la

gamba e con tutta la forza gli colpisce la testa da dietro. Un cal-

cio violento e preciso. Il viso di Ambrosini si stampa contro la

ringhiera. Con un rumore sordo. Tutti e due gli zigomi si spac-

cano, lacerandosi. Il sangue zampilla. Le ossa della bocca si

rompono. Un dente cade rimbalzando lontano sul marmo. La

ringhiera comincia a vibrare e quel rumore di ferro si allonta-

na giù per le scale insieme all'ultimo grido di Ambrosini che

sviene. Step scappa via, scendendo di corsa, passando veloce

tra terribili facce di inquilini curiosi, urtando quei corpi flacci-

di che tentano inutilmente di fermarlo. Vaga per la città. Non

torna a casa quella sera. Va a dormire da Pollo. L'amico non gli

fa domande. Per fortuna suo padre è fuori quella notte, così

possono dividere il letto. Pollo sente Step agitarsi nel sonno,

soffrire perfino in un sogno. Ma la mattina dopo Pollo fa finta

di niente, anche se uno dei due cuscini è bagnato di lacrime.

Fanno colazione sorridendo, parlando del più e del meno, di-

videndosi una sigaretta. Poi Step va a scuola e all'interrogazio-

ne di chimica riesce perfino a strappare un sei. Ma da quel gior-

no la sua vita è cambiata. Nessuno ha mai saputo perché, ma

nulla è stato più uguale.

Qualcosa di cattivo si è annidato in lui. Una bestia, un ter-

ribile animale ha fatto la sua tana dietro il suo cuore, pronto a

uscire fuori in ogni momento, a colpire, con rabbia, con catti-

veria, figlio della sofferenza e di un amore distrutto. Da allora

la vita a casa non è stata più possibile. Silenzi e sguardi sfug-

genti. Non più un sorriso, proprio con la persona che più ha

amato. Poi il processo. La condanna. Sua madre che non ha te-

stimoniato a suo favore. Suo padre che l'ha sgridato. Suo fra-

tello che non ha capito. E nessuno che abbia mai saputo nien-

te, tranne loro due. Custodi forzati di quel terribile segreto. Lo

stesso anno i suoi genitori si sono separati. Step è andato a vi-

vere con Paolo. Il primo giorno che entra in quella nuova casa

guarda fuori dalla finestra della sua camera. C'è solo un prato

tranquillo. Comincia a sistemare la sua roba. Prende dalla sac-

ca alcuni maglioni e li appoggia in fondo all'armadio. Poi toc-

ca a una felpa. Mentre la tira fuori gli si apre fra le mani. Per

un attimo gli sembra che sua madre sia lì. Si ricorda di quan-

do gliel'ha prestata, quel giorno che avevano corso insieme lun-

go viali alberati. Quando lui aveva rallentato pur di starle vici-

no. E ora è in quella casa, così lontano da lei, in ogni senso.

Stringe forte la felpa tra le mani e la porta al viso. Sente il suo

profumo, comincia a piangere. Poi, scioccamente, si chiede se

quel giorno avrebbe dovuto dirle che se n'era messo troppo.

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