143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 169

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una scuola troppo "su" perché anche l'ultima delle alunne com-

pri un libro usato. Babi scende gli scalini guardandosi intor-

no speranzosa. Gruppi di ragazzi in fondo alla scalinata aspet-

tano nuove prede o vecchie conquiste. Ma nessuno di loro è

quello giusto. Babi fa gli ultimi passi. Il rumore di una moto

veloce le fa alzare lo sguardo. Il suo cuore batte più veloce.

Inutilmente. Un serbatoio rosso passa sfrecciando tra le mac-

chine. Una giovane coppia abbracciata si piega contempora-

neamente a sinistra. Babi li invidia per un attimo. Poi sale in

macchina. Sua madre è lì, ancora arrabbiata per il giorno pri-

ma. "Ciao mamma."

"Ciao" è la secca risposta di Raffaella. Babi non riceve nes-

suno schiaffo quel giorno, non ce n'è ragione. Ma questo qua-

si le dispiace.

Step e Pollo sono attaccati alla rete. Seguono dai bordi del

campo l'allenamento della loro squadra. Vicino Schello, Hook

e qualche altro amico, la passione per la Lazio. Tifo sfrenato

tanto per fare un po' di casino. Step, senza farsi vedere, spo-

sta in giù la manica sinistra del giubbotto, scoprendo l'orolo-

gio. L'una e mezzo. Dev'essere uscita da poco. Se la immagi-

na sulla macchina della madre, in corso Francia, che torna a

casa. Più bella di un gol di Mancini. Pollo lo fissa.

"Che c'è?"

Pollo allarga le braccia. "Niente, perché?"

"Allora che cazzo guardi?"

"Perché, non posso guardare?"

"Sembri frocio... Guarda la partita, no? Ti ho portato fin a

qua e che fai? Ti metti a guardare la mia faccia?"

Step si volta verso il campo. Alcuni giocatori con delle ca-

sacche da allenamento sulle maglie della squadra si passano

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veloci la palla mentre uno sfigato in mezzo cerca di prender-

gliela. Step si gira di nuovo verso Pollo. Lo sta fissando.

"Ancora! Ma allora non vuoi capire!" Step gli si butta ad-

dosso. Gli prende la testa con tutte e due le mani e ridendo glie-

la sbatte contro la rete. "Devi guardare là." Lo spinge più vol-

te: "Là, là!".

Schello, Hook e tutti gli altri si buttano addosso ai due, tan-

to per fare un po' di casino. Altri tifosi si spingono fra loro con-

tro la rete rumoreggiando. Qualcuno con un giornale arroto-

lato e un fischietto in bocca si finge un celerino prendendo tut-

ti a manganellate. Dopo un po' il gruppo si allarga, i tifosi cor-

rono in tutte le direzioni divertiti. Step sale sulla moto. Pollo

gli salta dietro e schizzano via slittando sul brecciolino. Step

si chiede se Pollo ha capito a cosa stava pensando prima.

"Oh, Step peccato..."

"Di cosa?"

"Ormai è troppo tardi, se no potevamo passare a prender-

le a scuola."

Step non risponde. Sente Pollo sorridere, dietro di lui. Poi