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proprie orecchie. "Ora te la passo." Babi si volta tranquilla ver-
so la sorella. "Babi è per te."
Le basta quell'attimo, uno sguardo, vedere la sua faccia
per capire tutto. È lui.
Daniela le passa il telefono cercando di controllarsi di fron-
te ai genitori. Lei lo prende delicatamente, quasi timorosa di
toccarlo, di stringerlo, come se una vibrazione di troppo po-
tesse far cadere la linea, farlo sparire per sempre. Lo porta len-
tamente vicino al viso dalle guance arrossate, alle sue labbra
emozionate anche per quel semplice... "Sì?".
"Ciao, come stai?" La voce calda di Step le arriva diretta-
mente al cuore. Babi si guarda intorno sgomenta, preoccupata
che qualcuno si sia accorto di quello che prova, il suo cuore a
duemila, la felicità che tenta disperatamente di nascondere.
"Bene, e tu?"
"Bene. Puoi parlare?" w JG CJ.AV tt
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"Aspetta un attimo che qui non si sente niente." Si alza dal
divano portando via con sé il telefono e la sua vestaglia svo-
lazzante. Non si sa com'è, ma davanti ai genitori certi telefoni
non funzionano mai. Sua madre la guarda uscire dal salotto
poi si gira sospettosa verso Daniela. "Chi è?"
Daniela è rapida. "Oh, Chicco Brandelli, uno dei suoi cor-
teggiatori."
Raffaella la fissa per un attimo. Poi si tranquillizza. Torna a
seguire il film. Anche Daniela si volta verso la televisione con un
piccolo sospiro. È andata. Se sua madre l'avesse guardata anco-
ra un po' sarebbe crollata. È difficile sostenere quello sguardo,
sembra sempre che sappia tutto. Si complimenta con se stessa
per l'idea di Brandelli. Almeno quel gaggio è servito a qualcosa.
Le luci spente della sua camera. Lei contro il vetro bagna-
to dalla pioggia, con il telefono in mano.
"Pronto Step, sei tu?"
"Chi vuoi che sia?"
Babi ride. "Dove sei?"
"Sotto la pioggia. Vengo da te?"
"Magari. Ci sono i miei."
"Allora vieni tu."
"No, non posso. Sono in punizione. Ieri quando sono tor-
nata mi hanno beccata. Erano alla finestra ad aspettarmi."
Step sorride e butta la sigaretta.
"È vero allora! Esistono ancora le ragazze che finiscono in
punizione..."
"Già, e tu ti sei messo con una di quelle." Babi chiude gli
occhi terrorizzata dalla bomba che ha appena lanciato. Aspet-
ta la risposta. Ormai è andata. Ma non sente nessuno scoppio.
Lentamente apre gli occhi. Al di là del vetro, sotto un lampio-
ne, la pioggia è più visibile. Sta diminuendo. "Ci sei ancora?"
"Sì. Stavo cercando di capire che effetto fa venir incastra-