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"Ti ho già detto che non credo alle tue promesse."
"Allora te lo giuro..."
"Figurati se credo poi ai tuoi giuramenti..."
"Ok, d'accordo, lo giuro su di te."
Babi lo colpisce con un pugno. Lui accusa il colpo scher-
zando. Poi l'abbraccia e sprofonda con lei tra le morbide spi-
ghe. In alto, il sole e il ciclo azzurro, silenziosi spettatori. Più
in là una bandiera inglese abbandonata. Più vicini, due freschi
sorrisi. Step gioca per un po' con i bottoni della sua camicia.
Si ferma un attimo timoroso. I suoi occhi chiusi sembrano
tranquilli. Libera un bottone e poi un altro, con dolcezza, co-
me se un tocco appena più pesante spezzasse la magia di quel
momento. Poi la sua mano scivola dentro, lungo il fianco, sul-
la pelle tenera e calda. L'accarezza. Babi lo lascia fare e ba-
ciandolo lo abbraccia più forte. Step, respirando il suo profu-
mo, chiude gli occhi. Per la prima volta tutto gli sembra di-
verso. Non ha fretta, è tranquillo. Prova una strana pace. La
sua mano aperta scivola sulla schiena, giù lungo quel morbi-
do fosso fino all'orlo della gonna. Una lieve salita, l'inizio di
una dolce promessa. Si ferma. Lì vicino due piccoli buchi lo
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fanno sorridere, come un bacio di lei un po' più appassionato.
Dolcemente continua ad accarezzarla. Torna su, fino a quel de-
bole elastico merlato. Si ferma sulla chiusura nel tentativo di
sciogliere il mistero e non solo quello. Due ganci? Due picco-
le mezzelune che si incastrano una dentro l'altra? Una "s" di
ferro che si infila da sopra? Indugia un poco. Lei lo guarda cu-
riosa. Step si sta innervosendo. "Come cazzo si apre?"
Babi scuote la testa. "Com'è che sei sempre così sboccato?
Non mi piace che parli così quando sei con me."
Proprio in quel momento il mistero si scioglie. Due picco-
le mezzelune si separano tirate da un elastico ormai libero. La
mano di Step vaga per tutta la sua schiena, su fino al collo, fi-
nalmente senza ostacoli.
"Scusami..."
Step non riesce a credere alle sue orecchie. Le ha chiesto
scusa. Scusa. Sente di nuovo quella parola. Lui, Step, si è scu-
sato. Poi, senza più volerci pensare, si abbandona come rapi-
to da quella nuova conquista. Si trova ad accarezzare il suo se-
no, a sfiorarle il collo di baci, a passare la mano sull'altro se-
no e ritrovare anche lì quel fragile accenno di desiderio e pas-
sione. Allora scivola più lentamente verso il basso, verso la sua
pancia liscia, verso l'orlo della gonna. La mano di lei lo ferma.
Step apre gli occhi. Babi è lì di fronte a lui e scuote la testa.
"No."
"No, che?"
"No, quello..." Gli sorride.
"Perché?" Lui non sta sorridendo affatto.