143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 184

Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 184

vita sua. Poi è la volta del conto. Pollo si offre di raccogliere i

soldi. Step prende Babi sottobraccio e la porta fuori del risto-

rante. Uno dopo l'altro anche gli altri escono.

Babi tira fuori il portafoglio. "Quanto ti devo?" ;

Step le sorride. "Scherzi? Lascia stare." i

"Grazie."

"Non devi ringraziare me. Monta."

Step accende la moto. Babi sale dietro di lui.

"Allora chi devo ringraziare? Pollo stava raccogliendo i sol-

di."

"No, quella è la frase convenzionale." Proprio in quel mo-

mento Pollo esce di corsa dal ristorante e salta sulla sua mo-

to. "Via ragazzi!" Tutti partono sgommando veloci. Le moto

schizzano in avanti spegnendo le luci. Dal ristorante escono di

corsa il cameriere e qualcun altro. Gridano cercando inutil-

mente di leggere le targhe.

Il rumore delle moto echeggia forte negli stretti vicoli di

Piano. Uno dopo l'altro, piegati a tutta velocità, sbucano fuo-

ri dal paese attraverso le stradine, urlando e ridendo, suonan-

do i clacson. Poi, quasi volando, prendono la Tiberina, avvolti

dal freddo della strada, dal verde bagnato dei boschi vicini. So-

lo allora riaccendono le luci.

233

\ Pollo accosta Step. n

"Oh, non si mangia male da questo Colonnello..." ;,

"No. Si mangia bene." '-,

"Comunque volevano quaranta euro a cranio..." 1

"Allora hai fatto bene!"

Pollo da gas e ridendo sguaiatamente si allontana con Pal-

lina. Babi si sporge in avanti. *S

"Cioè vuoi dire che non abbiamo pagato?"

"Be', che c'è qualche problema?"

"Problema? Ma ti rendi conto che ti possono denunciare?

Magari hanno letto qualche targa."

"Non ci riescono con i fari spenti. Senti, lo facciamo sempre

e non hanno mai beccato nessuno. Quindi non portare sfiga!"

"Io non porto sfiga. Sto solo cercando di farti ragionare.

Anche se mi sembra molto difficile. Ma non pensi a quelli del

ristorante? Quella è gente che lavora, che sta tutto il giorno in

cucina a sudare sui fornelli, che apparecchia per te, che ti ser-

ve da mangiare, che sparecchia, che pulisce e tu non li consi-

deri minimamente."

"Come non li considero! T'ho detto pure che mi è piaciuto

un casino come si mangia in quel posto!"

Babi rimane in silenzio. È inutile. Si lascia andare indie-

tro sul sellino scostandosi un po' da lui. Intorno il vento della

notte e l'umidità dei boschi la sfiora dandole dei brividi di fred-

do. Ma non è solo quello. Sta con uno che non capisce, che non

può capire. Guarda in alto davanti a sé. È una notte limpida.

Le stelle brillano lontane. Piccole nuvole trasparenti accarez-