143770.fb2
soldi. Step prende Babi sottobraccio e la porta fuori del risto-
rante. Uno dopo l'altro anche gli altri escono.
Babi tira fuori il portafoglio. "Quanto ti devo?" ;
Step le sorride. "Scherzi? Lascia stare." i
"Grazie."
"Non devi ringraziare me. Monta."
Step accende la moto. Babi sale dietro di lui.
"Allora chi devo ringraziare? Pollo stava raccogliendo i sol-
di."
"No, quella è la frase convenzionale." Proprio in quel mo-
mento Pollo esce di corsa dal ristorante e salta sulla sua mo-
to. "Via ragazzi!" Tutti partono sgommando veloci. Le moto
schizzano in avanti spegnendo le luci. Dal ristorante escono di
corsa il cameriere e qualcun altro. Gridano cercando inutil-
mente di leggere le targhe.
Il rumore delle moto echeggia forte negli stretti vicoli di
Piano. Uno dopo l'altro, piegati a tutta velocità, sbucano fuo-
ri dal paese attraverso le stradine, urlando e ridendo, suonan-
do i clacson. Poi, quasi volando, prendono la Tiberina, avvolti
dal freddo della strada, dal verde bagnato dei boschi vicini. So-
lo allora riaccendono le luci.
233
\ Pollo accosta Step. n
"Oh, non si mangia male da questo Colonnello..." ;,
"No. Si mangia bene." '-,
"Comunque volevano quaranta euro a cranio..." 1
"Allora hai fatto bene!"
Pollo da gas e ridendo sguaiatamente si allontana con Pal-
lina. Babi si sporge in avanti. *S
"Cioè vuoi dire che non abbiamo pagato?"
"Be', che c'è qualche problema?"
"Problema? Ma ti rendi conto che ti possono denunciare?
Magari hanno letto qualche targa."
"Non ci riescono con i fari spenti. Senti, lo facciamo sempre
e non hanno mai beccato nessuno. Quindi non portare sfiga!"
"Io non porto sfiga. Sto solo cercando di farti ragionare.
Anche se mi sembra molto difficile. Ma non pensi a quelli del
ristorante? Quella è gente che lavora, che sta tutto il giorno in
cucina a sudare sui fornelli, che apparecchia per te, che ti ser-
ve da mangiare, che sparecchia, che pulisce e tu non li consi-
deri minimamente."
"Come non li considero! T'ho detto pure che mi è piaciuto
un casino come si mangia in quel posto!"
Babi rimane in silenzio. È inutile. Si lascia andare indie-
tro sul sellino scostandosi un po' da lui. Intorno il vento della
notte e l'umidità dei boschi la sfiora dandole dei brividi di fred-
do. Ma non è solo quello. Sta con uno che non capisce, che non
può capire. Guarda in alto davanti a sé. È una notte limpida.
Le stelle brillano lontane. Piccole nuvole trasparenti accarez-