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mente poi sempre più forte, disperata fino a quando si na-
sconde nel suo collo. E lui sente le sue guance bagnate, la
sua pelle fresca, i suoi piccoli singhiozzi nascosti là dietro.
"Ora basta." La scosta. "Su, non fare così." Step sale sul
muretto. "Se non smetti di piangere mi butto di sotto. Sul se-
rio..." Fa alcuni passi insicuri sul bordo di marmo. Allarga le
braccia cercando l'equilibrio. "Allora la smetti o mi butto...?"
Molti metri più sotto il fiume tranquillo e scuro, l'acqua ne-
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ra dipinta dalla notte, le sponde piene di cespugli. Babi lo guar-
da preoccupata, ma singhiozza ancora.
"Non fare così... ti prego."
"Tu smetti di piangere!"
"Non dipende da me..."
"Allora ciao..."
Step fa un salto e gridando si butta di sotto. Babi corre ver-
so il bordo del muretto.
"Step!" Non si vede nulla, solo il lento scorrere del fiume
trascinato dalla sua corrente.
"Buuuu!"
Step spunta da sotto il muretto e la prende al volo per il ba-
vero del giubbotto. Babi grida.
"Ci avevi creduto, eh?" La bacia.
"Ci mancava solo questo. Non vedi come sto e mi fai pure
questi scherzi."
"L'ho fatto apposta. Un bello spavento è quello che ci vuo-
le, manda via tutto."
"Quello è per il singhiozzo."
"Perché, tu non stai singhiozzando? Dai vieni di qua." L'aiu-
ta a scavalcare il muretto. Si ritrovano al di fuori del ponte, so-
spesi nel buio, su un piccolo cornicione. Sotto di loro il fiume,
poco più lontano l'Olimpica illuminata. Avvolti dal buio e dal
lento sussurrare della corrente, si baciano di nuovo. Con pas-
sione e trasporto, pieni di desiderio. Lui le alza la maglietta e
le tocca il seno, liberandolo. Poi si apre la camicia e posa la
sua pelle morbida contro il suo petto. Rimangono lì a respira-
re il loro calore, ad ascoltare i loro cuori, a sentire la pelle sfio-
rarsi avvolta dal vento fresco della notte.
Più tardi, seduti sul bordo del muretto, fissano il ciclo e le
stelle. Babi si è sdraiata, ora calma e tranquilla, con la testa
poggiata sulle gambe di Step. Lui le accarezza i capelli. In si-
lenzio. Poi Babi vede una scritta.
"Tu non faresti mai una cosa del genere per me."
Step si guarda in giro. Una bomboletta romantica ha spruz-
zato la sua frase d'amore: "Cerbiatta ti amo".
"È vero. Io non so scrivere, lo dici tu."
"Be', potresti suggerirlo a qualcuno che lo scrive per te."
Babi porta la testa indietro sorridendogli al contrario.
"Ah, ah... e comunque scriverei qualcosa di questo genere,