143770.fb2
sua. Poco dopo l'acqua bolle. Babi prende una scatola colora-
ta di rosa. Poi da un cucchiaino lascia scivolare piccole foglie
di té nel pentolino. Lentamente, un leggero profumo si sparge
per la cucina.
Poco dopo sono in salotto. Lei con una tazza di té alla ci-
liegia fumante tra le mani, lui con tutt'e due le birre, risolven-
do così ogni possibile dubbio. Babi prende un album di foto-
grafie dalla libreria e gliele mostra. Forse è l'Heineken, oppu-
re anche la Peroni, fatto sta che si sta divertendo. Ascolta i suoi
racconti coloriti che seguono ogni volta una foto diversa, un
viaggio, un ricordo, una festa.
Questa volta non si addormenta. Foto dopo foto la vede
crescere così, sfogliando quelle pagine incellofanate. Le vede
spuntare i primi denti, spegnere una candelina, andare in bi-
cicletta e poi, eccola lì, poco più grande, sulle giostre, con la
sorella. Sulla slitta con Babbo Natale, allo zoo con un cuccio-
lo di Icone tra le braccia. Piano piano vede il suo viso dima-
grire, i suoi capelli diventare più chiari, il suo piccolo seno cre-
scere, e all'improvviso, dietro quella pagina, lei è donna. Ora
non è più un semplice maschietto imbronciato con un bikini
e le mani sui fianchi. Un piccolo due pezzi copre il corpo ab-
bronzato di una bella ragazza, dalle gambe lisce, ora magre e
più lunghe. I suoi occhi chiari adesso sono in grado di capire,
la sua innocenza una scelta. Seduta su un pattino, le spalle ma-
gre, forse ancora troppo spigolose, compaiono dorate tra gli
ultimi ciuffi di capelli sbiancati dal mare. Sullo sfondo bagnanti
sfuocati non sanno neanche di essere stati immortalati.
A ogni pagina che sfogliano lei sembra assomigliare sem-
pre più all'originale che gli sta seduto accanto. Step incuriosi-
to dai racconti segue quelle foto, sorseggia la seconda birra, fa
ogni tanto qualche domanda. Poi all'improvviso Babi, che sa
già cosa l'aspetta, cerca di saltare una pagina.
Step, divertito da quelle sue mille piccole versioni, è più ve-
loce di lei. .*( u wjuuu i», .Vtf.u.ii^t .M,-,-
246
"Eh no, voglio vedere."
Lottano per fìnta, solo per abbracciarsi un po' e sentirsi più
vicini. Poi lui, dopo aver vinto, scoppia a ridere. Buffa e smor-
fiosa con gli occhi storti, è lì sorridente in mezzo alla pagina.
Quella foto a Babi non è mai piaciuta.
"Strano, è quella che ti assomiglia di più." Lei, finta offe-
sa, gli da una botta. Poi mette a posto l'album, prende la sua
tazza, le due lattine di birra ormai vuote e va in cucina. Step,
rimasto solo, gironzola per il salotto. Si ferma davanti ad al-
cuni quadri di autori a lui sconosciuti. Su un largo tavolo dal-
le corte zampe piccole scatole e portaceneri d'argento, senza
un ordine preciso, avrebbero fatto comunque la felicità dei suoi
amici.
Babi lava la sua tazza e butta le due lattine di birra vuote