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lato che c'è dentro: "Aiuto. Ma non salvatemi". Chiude gli oc-
chi e comincia a tremare, e non solo per il freddo. Mille emo-
zioni la prendono e all'improvviso capisce. Sì, è lei che sta nau-
fragando.
"Babi, Babi." Si sente chiamare improvvisamente e scuo-
tere forte. Apre gli occhi. Davanti a lei c'è Daniela.
"Ma che, non hai sentito la sveglia? Dai, muoviti che sia-
mo in ritardo. Papa è quasi pronto."
La sorella esce dalla stanza. Babi si rigira nel letto. Ripen-
sa a quella notte, Step che è entrato in casa di nascosto. La fu-
ga in moto, il bagno in piscina con Pallina e gli altri. L'ubria-
catura. Lei e lui dentro l'acqua. La sua mano. Forse ha imma-
ginato tutto. Si tocca i capelli. Sono perfettamente asciutti.
Peccato, è stato un sogno, bellissimo, ma nient'altro che un so-
gno. Da sotto la coperta allunga la mano fuori e cerca a tasto-
ni la radio. La trova e l'accende. Spinta dalla nuova allegra can-
zone dei Simply Red, Fake, scende giù dal letto. È ancora leg-
germente assonnata e ha un po' di mal di testa. Si avvicina al-
la sedia per vestirsi. La divisa è poggiata lì ma il resto della ro-
ba non l'ha preparato. Che buffo, pensa, me ne sono dimenti-
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cata. È la prima volta. Hanno ragione i miei. Forse sto cam-
biando sul serio. Diventerò come Pallina. È così disordinata
che si scorda tutto. Be', vorrà dire che saremo ancora più ami-
che. Apre il primo cassetto. Tira fuori un reggisene. Poi, men-
tre fruga in mezzo alla biancheria cercando un paio di mu-
tandine, trova una dolce sorpresa. Nascosto sul fondo, dentro
una piccola busta di plastica, c'è un completo bagnato. Un leg-
gero odore di cloro si sparge lì intorno. Non è stato un sogno.
Quel completo l'ha messo sulla sedia la sera prima, come sem-
pre, solo che quella notte l'ha usato come costume. Sorride.
Poi improvvisamente si ricorda di esser stata fra le sue brac-
cia. È vero, è cambiata. Molto. Comincia a vestirsi. Si mette la
divisa e alla fine, infilandosi le scarpe, prende la sua decisio-
ne. Non gli permetterà mai più di andare oltre. Finalmente
tranquilla, si guarda allo specchio. I suoi capelli sono quelli di
tutti i giorni, i suoi occhi gli stessi che ha truccato qualche gior-
no prima. Perfino la bocca è quella. Si pettina sorridendo, po-
sa la spazzola ed esce in fretta dalla stanza per fare colazione.
Non sa che molto presto cambierà ancora. Così tanto da pas-
sare davanti a quello specchio e non riconoscersi lei stessa.
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