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"Oh, Step, vieni."
Babi lo segue. La colpisce un forte odore di alcol. Almeno
quello c'è, ora bisogna solo vedere se lo usano anche. John è
seduto su una specie di sgabello e sta trafficando con la spal-
la di una ragazza bionda seduta davanti a lui su una panchet-
ta. Si sente il rumore di un motorino. A Babi ricorda quello del
trapano del dentista. Spera solo che non faccia così male. La
ragazza guarda avanti. Se prova dolore, non lo da a vedere. Un
ragazzo, appoggiato al muro, smette di leggere il "Corriere del-
lo Sport".
"Ti fa male?"
"No."
"E dai che ti fa male."
*5j "Ti ho detto di no."
11 ragazzo riprende a leggere il giornale. Sembra quasi scoc-
ciato che non le faccia male.
"Ecco fatto." John allontana la macchinetta e si avvicina
alla spalla per guardare meglio il suo lavoro. "Perfetta!"
La ragazza tira un sospiro di sollievo. Allunga il collo per
vedere se anche lei è d'accordo con l'entusiasmo di John. Ba-
bi e Step si avvicinano incuriositi. Il ragazzo smette di legge-
re e si sporge in avanti. Tutti si guardano in silenzio. La ra-
gazza cerca in giro un po' di approvazione.
"È bella, eh?" Una farfalla di mille colori splende livida sul-
la sua spalla. La pelle è un po' gonfia. Il colore ancora fresco,
misto al rosso del sangue, sembra particolarmente lucente.
"Bellissima" le risponde sorridendo quello che deve essere
il suo ragazzo.
"Molto." Anche Babi decide di darle un po' di soddisfazione.
"Ecco tieni, mettici questa." John le mette una garza ade-
siva sulla spalla. "Devi pulirla ogni mattina per qualche gior-
no. Vedrai che non ti farà infezione!"
La ragazza stringe i denti e tira su con la bocca dell'aria.
Una cosa è sicura. Almeno dopo, John l'alcol lo usa. Il tipo
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tira fuori cinquanta euro e paga. Poi sorride e abbraccia la sua
ragazza appena tatuata.
"Ahia. Mi fai male, no!?"
"Oh, scusa tesoro." La prende delicatamente più sotto ed
esce con lei da quella pseudocapanna.
"Allora Step, fai vedere come va il tuo tattoo..."
Step tira su la manica destra del giubbotto. Sul suo mu-
scoloso avambraccio compare un'aquila dalla lingua rossa
fiammeggiante. Step muove la mano come un pianista. I suoi
tendini guizzano sotto la pelle dando vita a quelle grandi ali.
"È proprio bella." John guarda compiaciuto il suo lavoro.
"Andrebbe un po' ribattuta..."
"Un giorno di questi magari. Oggi siamo qui per lei."
"Ah, per questa bella signorina, e che cosa vorrebbe farsi?"