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lizza ogni volta quella macchinetta, vero?"
John la tranquillizza. Smonta gli aghi e li pulisce con Tal-
col proprio davanti a lei.
"Hai già deciso dove fartelo?"
"Ma, vorrei un posto che non si noti. Se se ne accorgono i
miei sono dolori."
Si pente di quella frase. Forse sono dolori comunque.
"Be'," John le sorride, "ne ho fatti alcuni sulle chiappe, al-
tri sulla testa. Una volta è arrivata un'americana che ha insi-
stito per farselo, sì, insomma, hai capito dove... no? Prima l'ho
dovuta perfino rasare!"
John scoppia a ridere davanti a lei mostrando dei terribili
denti gialli. Babi lo guarda preoccupata. Oddio, è un maniaco.
"John." La voce un po' dura di Step arriva dalle sue spalle.
John cambia subito espressione. "Sì, scusa Step. Allora non
so, potremmo fare sul collo, sotto i capelli, oppure sulla cavi-
glia, o su un fianco."
"Ecco, su un fianco va benissimo."
"Tieni, scegli fra questi." John tira fuori da sotto un tavolo
un grosso libro. Babi comincia a sfogliarlo. Ci sono teschi, spa-
de, croci, rivoltelle, tutti disegni terribili. John si alza e si ac-
cende una Marlboro. Ha intuito che sarà una cosa lunga. Step
le si siede accanto. "Questo?" Le indica una svastica nazista
dentro una bandiera dal fondo bianco.
"Ma che...!!"
"Be', non è male..."
"Questo?" Le indica un grosso serpente dai colori violacei
e la bocca aperta in segno di attacco. Babi non gli risponde
neppure. Continua a sfogliare il grosso libro. Guarda le figure
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velocemente, insoddisfatta, come se già sapesse che lì non
avrebbe trovato nulla di buono. Alla fine Babi gira anche l'ul-
tima pagina, quella di plastica dura e richiude il libro. Poi guar-
da John.
"No, non mi piace niente."
John da un tiro alla sigaretta e butta fuori il fumo sbuf-
fando. Proprio come prevedeva.
"Be', è il caso di farsi venire un'idea. Una rosa?"
Babi scuote la testa.
"Un fiore in generale, no?"
< "Non lo so..."
"Be', figlia mia, dacci una mano sennò qua ci possiamo sta-
re pure tutta la notte. Guarda che alle sette ho un altro ap-
puntamento."
-i "Ma non lo so. Vorrei una cosa un po' strana."
John si mette a camminare per la stanza. Poi si ferma. "Una
volta ho fatto sulla spalla di uno una bottiglia di Coca-Cola. È
venuta benissimo. Ti piacerebbe?"
"Ma a me la Coca-Cola non piace."