143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 215

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to preoccupata per Babi. Sai, è l'ultimo anno e ha la maturità."

"Sì, lo so. Ho saputo pure la storia della professoressa, dei

problemi che ci sono stati."

"Ah, hai saputo..."

"Sì, ma sono sicuro che le cose si risolveranno."

"Lo spero proprio..." Claudio manda giù un lungo sorso di

birra ripensando ai cinquemila euro che ha dovuto sborsare.

Step invece pensa al cane della Giacci e ai tentativi di Pol-

lo di insegnargli a riportare gli oggetti.

"Vedrai Claudio, andrà tutto a posto. La Giacci non darà

più fastidio a Babi. Quel problema non esiste più, ti assicuro."

Claudio cerca di sorridere. Come fa a dirgli che il vero pro-

blema adesso è lui?

Proprio in quel momento entra un gruppo di ragazzi. Due

di loro vedono Step e gli vanno incontro.

"Oh, ciao Step! Dove cazzo sei finito? Non sai quanto ti ab-

biamo cercato, ancora aspettiamo la rivincita."

"Ho avuto da fare." , j« »f 5 «,- ;»

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- "Strizza, eh?"

"Ma che cazzo dici? Paura di che? Vi abbiamo distrutto...

Ancora parli?"

"Ehi calma, non t'arrabbiare. Non t'abbiamo più visto. Hai

vinto quei soldi e sei sparito."

Anche l'altro ragazzo prende un po' di coraggio.

"Che poi avete sculato su quell'ultima palla."

"Ringraziate che non c'è Pollo. Sennò me li rigiocavo su-

bito, altro che sculato. Abbiamo fatto una serie di palle incre-

dibili, una buca dopo l'altra."

I due ragazzi fanno un'aria poco convinta.

"Sì, vabbe'." Vanno a prendere da bere al bancone. Step li

vede che chiacchierano. Poi guardano verso di lui e si metto-

no a ridere.

"Senti Claudio, tu sai giocare a biliardo?"

"Un tempo giocavo spesso, ero pure forte. Ma adesso è una

vita che non prendo una stecca in mano."

"Dai, ti prego, mi devi aiutare. Io quelli li batto come nien-

te. Basta che tu appoggi le palle. A metterle in buca ci penso io."

"Ma veramente, scusa, dovremmo parlare."

"Dai, parliamo dopo. Va bene?"

Forse dopo una partita a biliardo sarà più semplice par-

largli. E se perdiamo? Preferisce non pensarci. Step va al ban-

cone dai due ragazzi.

"Allora preso. Dai. Antonio aprici il tavolo. Ce li rigiochia-

mo subito, quei soldi."

"E con chi giochi tu, con quello?" Uno dei due ragazzi in-

dica Claudio.

"Sì, perché, ti fa schifo?"

"Come ti pare, contento tu..."

"Certo, se c'era Pollo era tutta un'altra storia. Lo sapete pu-