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Sono sicuro che fra un po' imparerà a riportare la roba. L'al-
tro giorno stavo sotto casa, gli ho tirato un bastone ed è anda-
to a prenderlo. Solo che poi s'è messo a giocare lì nel parco con
una cagnetta. Quello va con tutte, poveraccio, mi sa che la Giac-
ci non lo faceva chiavare mai!"
Step si ferma davanti a un portone.
"Siamo arrivati. Mi raccomando non fare casino." Pollo lo
guarda storto.
"Perché faccio mai casino io?"
"Sempre."
"Ah, sì? Guarda che sono venuto solo per farti un favore."
Salgono al secondo piano. Babi sta facendo la baby-sitter
a Giulio, il figlio dei Mariani, un bambino di cinque anni dai
capelli chiari come la sua pelle.
Babi li aspetta sulla porta.
"Ciao." Step la bacia. Lei rimane un po' sorpresa di vedere
anche Pollo. Lui borbotta qualcosa che deve essere un "ciao"
e si piazza subito sul divano vicino al bambino. Cambia cana-
le in cerca di qualcosa di meglio di quegli stupidi cartoni ani-
mati giapponesi. Giulio naturalmente comincia a fare storie.
Pollo cerca di convincerlo.
"No dai, adesso cominciano quelli più belli. Adesso arriva-
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no le tartarughe volanti." Giulio ci casca in pieno. Si mette an-
che lui a vedere in silenzio // processo del lunedì, attendendo
fiducioso. Babi va in cucina con Step.
"Si può sapere perché l'hai portato?"
"Mah, ha tanto insistito. E poi Pollo ha un debole per i bam-
bini."
"Non mi sembra! Neanche è arrivato e già l'ha fatto pian-
gere."
"Allora diciamo che l'ho fatto per stare solo con te." L'ab-
braccia. "Certo che sono proprio sincero, tu tiri fuori il meglio
di me. Anzi, perché non ci spogliamo?"
La trascina ridendo nella prima camera da letto che trova.
Babi cerca di resistere, ma alla fine si lascia convincere dai suoi
baci. Finiscono tutti e due su un piccolo letto.
"Ahia."
Step si porta la mano dietro la schiena. Un carro armato
appuntito l'ha centrato proprio fra le due scapole. Babi si met-
te a ridere. Step lo butta sul tappeto. Libera il letto da guer-
rieri elettronici e alcuni mostri scomponibili. Poi, finalmen-
te tranquillo, accosta la porta con il piede e si dedica al suo
gioco preferito. Le accarezza i capelli baciandola, la sua ma-
no corre veloce sui bottoni della sua camicetta slacciandoli.
Le alza il reggisene e la bacia sulla pelle più chiara, dolce-
mente più morbida, rosata. Poi all'improvviso qualcosa tra-
fìgge il suo collo.
"Ahia." Step porta veloce la mano nel punto dove è stato col-