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zetto dalle orecchie appuntite. E quel sorriso così fresco, quella
sua aria così ingenua lo colpiscono ancora più in fondo.
"Mi hai fatto male!"
"Non possiamo stare qua, è la camera di Giulio. Pensa se
entra."
"Ma se c'è Pollo. Gli ho dato ordini precisi. Quel terribile
bambino è praticamente finito, immobilizzato. Non si può al-
zare da quel divano."
Step si rituffa sul suo seno. Lei gli accarezza i capelli la-
sciandosi baciare.
"Giulio è bravissimo. Sei tu che sei un bambino terribile."
Pollo sta mangiando un panino che ha preso dalla cuci-
na insieme a una bella birra gelata, quando Giulio si alza dal
divano.
"Dove vai?"
"In camera mia."
"No, devi stare qua." , ») *r -w|,
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>« "No, voglio andare in camera mia."
Giulio fa per andarsene, ma Pollo lo tira per il piccolo golf
di lana rosso trascinandolo praticamente vicino a lui sul diva-
no. Giulio prova a ribellarsi, ma Pollo gli mette il gomito sul-
la pancia bloccandolo. Giulio comincia a lamentarsi.
"Lasciami, lasciami!"
"Dai, che adesso iniziano i cartoni animati."
"Non è vero." Giulio guarda di nuovo la televisione e, for-
se anche per colpa di un primo piano di Biscardi, scoppia a
piangere. Pollo lo libera.
"Tieni, la vuoi assaggiare questa? È buonissima, la bevono
solo i grandi."
Giulio sembra leggermente interessato. Si impadronisce con
tutt'e due le mani della lattina di birra e ne beve un sorso.
"Non rni piace, è amara."
"Allora guarda zio Pollo che ti da..."
Poco dopo, Giulio gioca felice per terra. Fa rimbalzare i
palloncini rosati che zio Pollo gli ha regalato. Pollo lo guarda
sorridente. In fondo ci vuole così poco per far felice un bam-
bino. Bastano due o tre preservativi. Tanto lui quella sera non
li avrebbe usati. Dalla camera da letto non viene nessun ru-
more. Neanche Step sembra averne bisogno, pensa divertito
Pollo. Poi, siccome si sta annoiando, decide di fare qualche
telefonata.
Nella penembra di quella camera piena di giocattoli, Step
le accarezza la schiena, le spalle. Fa scivolare la mano lungo il
suo braccio poi lo prende e lo porta vicino al viso. Lo bacia. La
sfiora con la bocca, lungo tutta la sua pelle. Babi ha gli occhi
socchiusi, dolcemente prigioniera dei suoi sospiri. Step le apre
la mano delicatamente, le bacia il palmo e poi la posa sul suo
petto nudo, abbandonandola ai suoi pensieri. Babi rimane im-