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"Ehi, questo fazzoletto mi sembra di conoscerlo..." Poi gli
da una cuffia del suo Sony e partono insieme abbracciati sul-
le note di Tiziano Ferro.
Più tardi... Babi si tiene stretta dietro a lui con la testa pog-
giata sulla sua schiena e gli occhi coperti dalla bandana. Le
sembra di volare, un vento fresco accarezza i suoi capelli e un
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odore di ginestra profuma l'aria. Da quanto sono partiti? Cer-
ca di calcolare il tempo del ed che sta ascoltando. Quindi è qua-
si un'ora che sono in viaggio. Ma dove stanno andando?
"Manca molto?"
"Siamo quasi arrivati. Non è che stai guardando?"
"No."
Babi sorride e si appoggia di nuovo alla sua schiena, strin-
gendolo forte. Innamorata. Lui scala dolcemente e va a destra,
su per la salita chiedendosi se lei ha capito.
"Ecco, siamo arrivati. No, non toglierti la bandana. Aspet-
tami qua."
Babi cerca di capire dove si trova. Ormai è pomeriggio tar-
di. Sente un rumore lontano, ripetitivo e soffocato, ma non rie-
sce a capire di cosa si tratti. A un tratto sente un rumore più
forte, come se fosse stato spaccato qualcosa.
"Eccomi." Step la prende per mano.
"Che è successo?"
"Niente. Seguimi." Babi timorosa si lascia portare. Ora
il vento è cessato, l'aria si è fatta più fredda, sembra quasi
umida. La sua gamba urta qualcosa.
"Ahi."
"Non è niente."
"Come non è niente. Ma la gamba è mia!"
Step si mette a ridere.
"E ti lagni sempre. Stai ferma qui." Step l'abbandona un
attimo. La mano di Babi rimane sola, sospesa nel vuoto.
"Non mi lasciare..."
"Sono qui vicino a te."
Poi un forte rumore continuato, meccanico, legnoso. Una
tapparella che si alza. Step le sfila dolcemente la bandana. Ba-
bi apre gli occhi e improvvisamente le appare tutto.
Il mare al tramonto splende davanti a lei. Un sole caldo e
rosso sembra sorriderle. E in una casa. Esce fuori, sotto la tap-
parella alzata, sulla terrazza. In basso a destra riposa romanti-
ca la spiaggia del loro primo bacio. Lontano le sue colline pre-
ferite, il suo mare, gli scogli conosciuti: Port'Ercole. Un gabbia-
no le passa vicino salutandola. Babi si guarda intorno emozio-
nata. Quel mare argentato, le gialle ginestre, i cespugli verde scu-
ro, quella casa solitària sulle rocce. La sua casa, la casa dei suoi
sogni. E lei è lì, con lui, e non sta sognando. Step l'abbraccia.
"Sei felice?" Lei fa segno di sì con la testa. Poi apre gli occhi.
Bagnati e sognanti di piccole lacrime trasparenti, lucidi d'amo-