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dell'altra. Sorride. Si ricorda dei suoi piedi freddi, quelle pic-
cole dita gelate che lei ridendo poggiava sulle sue gambe, più
calde. Dopo che avevano fatto l'amore quando restavano lì, a
chiacchierare, guardando la luna dalla finestra, la pioggia o
le stelle, ugualmente felici, facesse caldo o piovesse. Acca-
rezzandole i capelli qualunque cosa fosse successa fuori, mal-
grado le guerre, i problemi del mondo, le strade nuove, la gen-
te. Poi la rivede andare verso il suo bagno, ammira di nuovo
innamorato quei segni più chiari sulla sua pelle, l'ombra di
un costume appena tolto, un reggisene slacciato. La sente ri-
dere da quella porta chiusa, la vede camminare con quel suo
modo buffo, con quei capelli sciolti, correre vergognosa ver-
so il letto, tuffarsi su di lui, ancora fresca d'acqua, di lavaggi
timorosi, ancora profumata d'amore e di passione. Step si gi-
ra di nuovo nel letto, guarda il soffitto. Quante volte, a ma-
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lincuore, è venuta l'ora di vestirsi, di accompagnarla a casa.
Allora silenziosi e vicini, seduti su quel letto avevano comin-
ciato a vestirsi, piano piano, passandosi ogni tanto qualcosa
che apparteneva all'altro. Scambiandosi un sorriso, un bacio,
infilandosi una gonna, chiacchierando piegati, allacciandosi
le scarpe, lasciando la radio accesa, per poco, prima di tor-
nare. Dove sarà in questo momento. E perché. Prova una stret-
ta al cuore.
Nei giorni di festa si mette a posto la camera, ci si sente
più allegri o più tristi. Non si sa dove mettere alcuni pensieri.
"Dani, questa la vuoi? Sennò la butto." Daniela guarda la
sorella. Babi è sulla porta della sua camera con la giacca blu
in mano.
"No, lasciala, me la metto io."
"Ma è tutta scucita."
"La faccio mettere a posto."
"Come vuoi." Babi la lascia sul letto. Daniela la guarda usci-
re dalla camera. Quante volte lei e Babi hanno litigato per quel-
la giacca. Non avrebbe mai pensato che la buttasse. Sua so-
rella è proprio cambiata. Poi lascia perdere quel pensiero e si
mette a incartare gli ultimi regali. Babi sta finendo di liberare
l'armadio quando entra sua madre.
"Brava. Hai tolto un sacco di roba."
"Sì, tieni, questa è tutta da buttare. Non la vuole neanche
Dani."
Raffaella prende alcuni vestiti posati sul tavolo.
"Ne farò un pacco per i poveri. Dovrebbero passare oggi a
ritirarli. Più tardi usciamo insieme?"
"Non lo so, mamma." Babi arrossisce leggermente.
"Come vuoi, non ti preoccupare."
Raffaella sorride ed esce dalla camera. Babi apre alcuni
cassetti. È felice. È un periodo che va proprio d'accordo con
sua madre. Che strano. Solo sei mesi fa litigavamo sempre. Si