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tili urla di Raffaella e il tentativo del buon partito di fermarlo.
Quel tipo si è ritrovato per terra con il labbro spaccato e san-
guinante. Lei si è addormentata tra le braccia di Step, pian-
gendo.
"Com'è tutto diventato difficile. Vorrei tanto essere lonta-
na con te, senza più problemi, senza i miei, senza tutti questi
casini, in un posto tranquillo, fuori dal tempo."
Lui le ha sorriso.
"Non ti preoccupare. So io dove andiamo, nessuno ci darà
fastidio. Ci siamo stati spesso, basta volerlo."
. ,1, Babi lo guarda con gli occhi pieni di speranza.
"Dove?"
I- "Tre metri sopra il ciclo, dove vivono gli innamorati."
Ma il giorno dopo è tornata a casa e da lì è cominciato o
forse finito tutto.
Babi si è iscritta all'università, comincia a frequentare Eco-
nomia e Commercio, passa i pomeriggi a studiare. Comincia
a vederlo meno spesso, ora. Un pomeriggio con lui. Sono an-
dati da Giovanni a prendersi un vitaminico. Stanno chiac-
chierando fuori dal bar quando all'improvviso arrivano due ti-
pi tremendi. Step non fa in tempo a realizzare. Gli sono subi-
to addosso. Cominciano a prenderlo a capocciate tenendosi
abbracciati fra loro, colpendolo con la testa a turno, in una tre-
menda altalena di sangue. Babi ha cominciato a urlare. Step
alla fine è riuscito a liberarsi. I due sono fuggiti su un Vespino
truccato dileguandosi nel traffico. Step è rimasto a terra, in-
tontito. Poi, aiutato da lei, si è rialzato. Con dei fazzoletti di
carta, ha cercato di fermare il sangue che gli scende giù dal na-
so, sporcandogli la Fruit. Più tardi l'ha accompagnata a casa,
in silenzio, senza sapere bene che dire. Ha parlato di una ris-
sa di tanto tempo fa, quando ancora non stavano insieme. Lei
gli ha creduto, o forse ha voluto farlo. Quando Raffaella l'ha
vista entrare a casa con la camicetta sporca di sangue, le ha
preso un colpo.
"Che ti sei fatta? Babi, sei ferita? Che ti è successo? È col-
pa di quel delinquente vero? Non capisci che finirai male?"
Lei è andata in camera sua, si è cambiata in silenzio. Poi
è rimasta là, da sola, stesa sul letto. Ha capito che qualcosa
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non andava. Qualcos'altro avrebbe dovuto cambiare. Non sa-
rebbe stato così facile, non come togliersi una camicetta e but-
tarla tra i panni sporchi. Qualche giorno dopo ha rivisto Step.
Ha un altro taglio sul viso. Gli hanno messo dei punti sul so-
pracciglio.
"Ma che ti sei fatto?"
"Sai, per non svegliare Paolo sono rientrato a casa e non
ho acceso la luce del corridoio. Ho sbattuto contro uno spigo-
lo. Non sai che male, una cosa bestiale."
Proprio come quella che ha fatto. La verità l'ha saputa da