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leggero stupore.
'Trance', c'è qualcosa che non va?"
"No, non c'è niente che non va, a parte il fatto che io sono
figlia unica."
"Eccolo, è qui." Il Siciliano e Hook leggono per primi la tar-
ghetta sul campanello del quarto piano. "Micchi, no?"
Schello suona il campanello.
La porta si apre quasi subito.
Roberta rimane sulla porta, guarda quel gruppo di ragaz-
zi muscolosi e spettinati. Sono vestiti un po' casual, è così buo-
na da pensare.
"Posso fare qualcosa?"
Schello si fa avanti: "Cercavo Francesca, sono suo fratello".
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Come per incanto, Francesca compare sulla porta, accom-
pagnata dall'impomatato.
"Ah, ecco, c'è tuo fratello."
Roberta si allontana. Francesca guarda preoccupata il
gruppo.
"E chi sarebbe mio fratello?"
"Io!" Lucone alza la mano.
Anche Pollo alza la mano. "Anch'io, siamo gemelli, come
il film con Schwarzenegger. Lui è quello scemo." Tutti ridono.
"Anche noi siamo fratelli." Uno dopo l'altro tirano su la ma-
no. "Sì, vogliamoci bene."
Il tipo impomatato non sta capendo molto. Opta per un'e-
spressione che lega bene con i suoi capelli.
Francesca prende Schello da parte.
"Ma come ti è saltato in mente di venire con tutta questa
gente, eh?"
Pollo sorride, sistemandosi il giubbotto: il risultato è sem-
pre pessimo.
"Questa festa mi sembra un mortorio, almeno la vivaciz-
ziamo un po', dai France', non t'incazzare."
"E chi s'incazza? Basta che ve ne andiate."
"A Sche', io mi so' rotto, permesso?" Il Siciliano, senza aspet-
tare che Francesca si sposti dalla porta, entra.
L'impomatato improvvisamente realizza tutto: imbucati. E
con uno sprazzo di intelligenza si dilegua raggiungendo i veri
invitati nel salotto. Francesca cerca di fermarli.
"No Schello, dai, non potete entrare."
"Scusate, permesso, scusate..."
Inesorabilmente, uno dopo l'altro, passano tutti: Hook, Lu-
cone, Pollo, Bunny, Step e gli altri.
"Dai, France', non fare così, vedrai che non succede niente."
Schello la prende sottobraccio.
"Al limite poi tu che c'entri? È colpa di tuo fratello che s'è
portato dietro tutta questa gente..." Poi, come se fosse preoc-
cupato che qualcuno si imbuchi, chiude la porta.