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"Leva la mano dal finestrino."
"E dove vuoi che la metta?"
Lei preme un pulsante. "Non posso dirtelo, c'è mio padre."
Il finestrino elettrico comincia a salire. Lui aspetta fino al-
l'ultimo istante, poi toglie la mano.
"Ci vediamo."
Non fa in tempo a sentire il suo secco "No". Piega legger-
mente verso destra. Imbocca la curva, scala e acquista poten-
za scomparendo veloce tra le macchine. La Mercedes continua
il suo viaggio, ora più tranquillo, verso la scuola.
"Ma lo sai chi è quello?" La testa della sorella spunta im-
provvisamente tra i due sedili. "Lo chiamano 10 e lode."
"Per me è solo un idiota."
Poi apre il libro di latino e comincia a ripassare l'ablativo
assoluto. A un tratto smette di leggere e guarda fuori. È vera-
mente quello il suo unico problema? Certo, non quello che di-
ce quel tipo. E comunque non l'avrebbe rivisto mai più. Ri-
prende a leggere decisa. La macchina svolta a sinistra, verso
la Falconieri.
"Sì, io non ho problemi e non lo rivedrò mai più."
Non sa, in realtà, di quanto si stia sbagliando. Su tutte e
due le cose.
2.
La luna è alta e pallida fra gli ultimi rami di un albero fron-
duto. I rumori stranamente lontani. Da una finestra arrivano
alcune note di una musica lenta e piacevole. Poco più sotto, le
linee bianche del campo da tennis risplendono dritte sotto il
pallore lunare e il fondo della piscina vuota aspetta triste l'e-
state. A un primo piano del comprensorio una ragazza bion-
da, non molto alta, con gli occhi azzurri e la pelle vellutata, si
guarda indecisa allo specchio.
"Ti serve la maglietta nera, elasticizzata della Onyx?"
"Non lo so."
"E i pantaloni blu?" urla più forte Babi dalla sua came-
ra.
"Non lo so."
"E i fuseaux, te li metti?"
Daniela ora è ferma sulla porta, guarda Babi con i casset-
ti del letto aperti e la roba sparsa un po' ovunque.
"Allora prendo questo..."
Daniela avanza fra alcune Superga di vari colori sparse per
terra, tutte trentasette.
"No! Quello non te lo metti perché ci tengo."
"Io me lo prendo lo stesso."
Babi si tira su di scatto con le mani sui fianchi: "Scusa, ma
non me lo sono mai messo...".
"Potevi mettertelo prima. E poi me lo slarghi tutto."
Daniela guarda ironica la sorella.
"Cosa? Stai scherzando? Guarda che sei tu che ti sei mes-