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ta sul sedile. "Ce l'ho fatta!"
Poi si ricorda di Babi al suo fianco. "Come stai?" Torna se-
rio guardandola preoccupato.
"Meglio, grazie." Babi si stacca dalla portiera risedendosi
normalmente. "Ora però vorrei andare a casa."
"Ti ci porto subito."
Si ferma un attimo allo stop, poi continua per Ponte Mil-
vio. Chicco la guarda di nuovo: i capelli bagnati le scendono
lungo le spalle, gli occhi azzurri guardano avanti ancora un po'
impauriti.
"Mi dispiace per quello che è successo. Ti sei spaventata?"
"Abbastanza."
"Vuoi bere qualcosa?"
"No, grazie."
"Io però mi devo fermare un attimo."
il "Come vuoi."
Chicco fa un'inversione. Accosta vicino alla fontanella pro-
prio davanti alla chiesa, si butta un po' d'acqua sulla faccia, le-
vandosi gli ultimi possibili rimasugli di enzimi della saliva di
Pollo. Poi si fa passare il vento fresco della notte sul volto an-
cora bagnato, rilassandosi. Quando riapre gli occhi, guarda in
faccia la realtà. La sua macchina, o meglio, la macchina di suo
padre.
"Porca puttana!" sussurra fra sé, e fìngendo indifferenza fa
il giro, controlla i danni, toglie pezzi di fanalini rotti ancora in
bilico. Le portiere sono tutte pieni di bozzi, le fiancate stru-
sciate. In alcuni punti è saltata la vernice metallizzata. Fa una
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specie di preventivo mentale. Sui mille euro. Se si fosse pre-
sentato a quella trasmissione dove bisogna indovinare il prez-
zo giusto non l'avrebbero preso neanche fra il pubblico. Fa un
sorriso a Babi piuttosto forzato.
"Be', c'è da rimetterla un po' a posto, ha qualche struscia-
tura."
Non fa in tempo a finire la frase. Una moto blu scura, che
con i fari spenti lo ha seguito fin lì, si ferma rombando a un
passo da lui. Chicco non riesce quasi a girarsi che viene spin-
to con violenza sul cofano abbozzandolo. Nel preventivo si ag-
giungono almeno altri cinquecento euro. Step gli si scaraven-
ta con tutto il peso addosso, sferrandogli cazzotti in faccia, vio-
lenti, cercando di centrare la bocca, riuscendoci.
Le labbra cominciano subito a sanguinargli.
"Aiuto! Aiuto!"
"Così la prossima volta impari a tenere la bocca chiusa, ver-
me, infame, pezzo di merda!" E giù cazzotti, uno dopo l'altro,
sbattendogli la testa sul cofano, facendo sempre più danni. Ora,
oltre al carrozziere, il padre dovrà pagare anche un dentista.
Babi scende dalla macchina e, presa dalla rabbia, comin-
cia a colpire Step con pugni e calci, dandogli in testa la busta