143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 51

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vicina a Pallina.

"Sì, ma non credo che a mia madre piacerà molto il tre che

ci mette la Giacci se non abbiamo fatto la versione."

"Tieni, prendete la mia". Babi tira fuori dalla borsa il suo

quaderno di latino e lo apre all'ultima pagina.

"Almeno potete dire di averci provato. L'avrete fatta per

metà ma è meglio di niente. Dite che vi siete fermate a espera-

visse. È un verbo che non so proprio da dove cavolo viene. In

effetti l'ho cercato un quarto d'ora su // ma non sono riuscita

a trovarlo. Poi mi sono scocciata e ho fatto merenda. Uno yo-

gurt magro, senza zucchero, terribile. Quasi più acido della Ca-

tinelli." Tutte ridono.

Pallina prende il quaderno e lo appoggia sul muretto. Lo

mette in mezzo alle altre. "Comunque è vero, lo studio fa in-

grassare. Io l'ho sempre detto, se avessi fatto il linguistico avrei

sicuro quattro chili in meno." Pallina comincia a copiare se-

guita da Silvia e altre ragazze, tutte possibili vittime della ter-

ribile Giacci.

Dalle grandi vetrate della classe si vedono dei prati poco lon-

tani. Alcuni bambini, vestiti uguali, giocano correndo fra l'er-

ba. Una maestra aiuta a rialzarsi un bambino che ha sporcato

di verde il suo grembiule bianco. Il sole batte sui banchi. Babi

guarda distrattamente la sua classe. La Benucci ha resistito me-

no del solito. Sta lì, con le mani sotto il banco, intenta a traffi-

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care con la sua pizza rossa. Ne stacca un pezzo e con le dita co-

perte di pomodoro la porta veloce alla bocca. Poi comincia a

masticare, fingendo indifferenza, a bocca chiusa, ascoltando la

lezione come se niente fosse. Babi presta per un attimo atten-

zione alla spiegazione della Giacci. Una giovane donna dell'Ot-

tocento pur non sapendo andare minimamente a cavallo ha de-

ciso di farlo lo stesso. Ed è caduta. Babi non ha seguito così at-

tentamente da capire se si è fatta male o no. L'unica cosa sicu-

ra è che qualcuno, veramente a corto di idee, ci ha fatto su una

specie di romanzo.

"Bene. Questa ode, A Luigia Pallavicìni caduta da cavallo,

la portate per lunedì." L'altra cosa sicura è che loro l'avrebbe-

ro dovuta studiare. La campanella suona. La Giacci chiude il

registro.

"Vado nella sala professori a prendere il registro di latino.

Vi lascio sole. Non fate macello."

Le ragazze escono tutte dai banchi. Tre di loro prima che

la professoressa se ne vada riescono a strapparle il permesso

di andare in bagno. In realtà una sola ci va per ragioni fisiolo-

giche. Le altre due entrano in un unico bagno e si dividono fe-

lici lo stesso vizio. Una piacevole Merit alla faccia di tutti quel-

li che la indicano come la sigaretta che fa peggio di tutte.

Rientra la Giacci. Tutte le ragazze si rimettono ai loro po-

sti. Ascoltano attente la spiegazione sulla metrica latina. Qual-

cuna segna gli accenti e ricopia la frase scritta alla lavagna.