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fino ad habendam." Pallina ricade nello sconforto più totale. Il
peggio deve ancora venire. Fortunatamente la Giacci torna a
guardare fuori. Babi legge la traduzione della nuova frase, poi
aspetta qualche secondo. È tutto tranquillo. Si distende sul ban-
co per suggerire di nuovo all'amica. Pallina controlla un'ulti-
ma volta la Giacci. Poi guarda verso Babi pronta a ripetere il
gioco. Ma proprio in quel momento la professoressa si gira len-
tamente. Si spinge in avanti sulla cattedra e coglie Babi in fla-
grante che suggerisce. Con la mano intorno alla bocca. Babi,
quasi avvertendo la sensazione di essere scoperta, si volta di
botto. La vede. I loro sguardi si incrociano attraverso le spalle
di alcune compagne immobili. La Giacci sorride soddisfatta.
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"Ah, molto bene. Abbiamo una ragazza veramente prepa-
rata in questa classe. Gervasi, visto che la sa così bene, venga
lei a tradurci il resto della versione."
Pallina sentendosi colpevole interrompe la Giacci.
"Professoressa, mi scusi, ma è colpa mia, sono io che le ho
chiesto delle spiegazioni."
"Molto bene Lombardi, lo apprezzo. È molto nobile da
parte sua. Nessuno infatti discute che lei non sappia assolu-
tamente nulla. Ma ora vorrei sentire la Gervasi. Venga, venga
per favore." « ^
Babi si alza ma rimane al suo posto. "i.! ;'
i "Professoressa, non sono preparata." i. . «
"Va bene, ma lei venga lo stesso, venga."
"Non vedo perché dovrei venire fino a lì a dirle la stessa co-
sa. Non sono preparata. Mi scusi, non ho potuto studiare. Mi
metta un voto da impreparata."
"Benissimo allora le metto due, è felice?"
"Quasi quanto la Catinelli quando non passa le sue versio-
ni!" Nella classe tutte ridono. La Giacci sbatte la mano sul re-
gistro.
"Silenzio. Gervasi mi porti il diario: voglio vedere se sarà
felice anche della nota che dovrà far firmare. E soprattutto mi
faccia sapere se ne sarà felice sua madre." Babi porta il diario
alla professoressa che scrive qualcosa veloce e con rabbia. Poi
chiude il diario e glielo restituisce.
"Domani lo voglio vedere firmato." Babi pensa che ci sono
cose peggiori nella vita, ma forse è meglio non dare troppa pub-
blicità a questo suo pensiero. Torna in silenzio al suo posto.
Silvia Festa prende cinque. È fin troppo per la sua scarsa in-
terrogazione. Ma forse sono state premiate le sue scuse. Anche
in quelle però deve cercare di migliorare. Con tutti quei ma-
lanni sua madre prima o poi morirà.
Pallina torna al banco con un bel quattro che di nobile non
ha proprio nulla. La Giannetti riesce a strappare per un pelo
la sufficienza. La Giacci mettendole il voto le dedica anche un
proverbio latino. La Giannetti fa una strana smorfia scusan-