143770.fb2 Tre metri sopra il cielo - читать онлайн бесплатно полную версию книги . Страница 6

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"Sì, ma perché non dici benissimo?"

Daniela continua a cercare di fare dritta la linea che do-

vrebbe allungarle un po' gli occhi.

"Be', a me non piace il colore."

"Sì, ma a parte il colore..."

"Non mi piacciono molto le spalline così grosse."

"Sì, ma a parte le spalline..."

"Be', tu lo sai, a me non piacciono i fiori."

"No, ma tu non li considerare."

"Allora sì, stai benissimo."

Babi, per niente soddisfatta e senza sapere neanche lei co-

sa avrebbe voluto sentirsi dire, prende la boccetta di Caronne

comprata con i suoi a un duty-free di ritorno dalle Maldive.

Uscendo urta Daniela.

"Ehi, stai attenta!"

"Stai attenta tu! Ci metto molto meno io a farti un occhio

nero. Guarda come ti stai truccando!"

"Lo faccio per Andrea."

"Andrea chi?"

"Palombi. L'ho conosciuto fuori dalla Falconieri. Stava par-

lando con Mara e Francesca, quelle del quarto. Quando se ne

sono andate, gli ho detto che anch'io stavo in classe loro. Truc-

cata così, quanti anni mi daresti?"

"Be', sì, sembri più grande. Almeno quindici."

"Ma io ho quindici anni!"

"Sfuma un po' qui..." Babi si mette l'indice in bocca ba-

gnandoselo, e poi lo porta sulle palpebre della sorella massag-

giandole.

"Ecco fatto!"

"E ora?"

Babi guarda la sorella alzando il sopracciglio.

"Stai per farne sedici."

"Ancora troppo poco."

"Ragazze, siete pronte?"

Raffaella, sulla porta di casa, inserisce l'allarme. Claudio

e Daniela passano veloci davanti a lei, per ultima arriva Babi.

Entrano tutti nell'ascensore. La serata sta per iniziare. Clau-

dio si sistema meglio il nodo della cravatta. Raffaella si pas-

sa veloce più volte la mano destra sotto i capelli. Babi si si-

stema la giacca scura dalle ampie spalle. Daniela si guarda

semplicemente allo specchio, già sapendo di incontrare lo

sguardo della madre.

"Non sarai troppo truccata, tu?"

Daniela prova a rispondere.

"Lascia perdere, siamo in ritardo come al solito." E questa

volta Raffaella incrocia allo specchio lo sguardo di Claudio.

"Ma io stavo aspettando voi, ero pronto dalle otto!"

Passano in silenzio attraverso gli ultimi piani. Nell'ascen-

sore entra l'odore dello stufato della moglie del portiere. Quel

sapore di Sicilia si mischia per un attimo con quella strana