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scatta automaticamente la decisione del giudice."
"Certo che me lo ricordo, me l'hai ripetuto almeno venti
volte. A proposito, l'hai più visto l'avvocato?"
"L'ho visto l'altra settimana. Ho pagato l'ultima parte del-
la parcella."
Lo dice con un tono pesante come a sottolineare che è sta-
ta sicuramente molto costosa. In questo è proprio uguale a Pao-
lo. Stanno sempre a contare i soldi. Step decide di non farci
caso.
"Porta ancora quella cravatta tremenda?"
"No, è riuscito a mettersene una ancora più brutta."
Il padre sorride. Tanto vale fare il simpatico. Con Step non
serve a niente la linea dura.
"Ma dai, mi sembra impossibile. Con tutti i soldi che gli
abbiamo dato..." Step si corregge. "Scusa papa, che gli hai da-
to, si potrebbe comprare qualche bella cravatta."
"Se è per quello potrebbe rifarsi il guardaroba..."
La cameriera porta via i piatti e torna con il secondo. È una
bistecca al sangue. Per fortuna non è collegata a nessun ricor-
do. Guarda suo padre. È lì, piegato sul piatto a tagliare la car-
ne. Tranquillo. Non come quel giorno. Tanto tempo fa, quel
terribile giorno.
Stessa stanza. Il padre cammina su e giù, veloce, agitato.
"Come 'Perché sì! Perché mi andava'? Ma allora tu sei una
bestia, un animale, uno che non ragiona. Io ho per figlio un
violento, un pazzo, un criminale. Hai rovinato quel ragazzo.
Te ne rendi conto? Potevi ucciderlo. O non ti rendi conto nep-
pure di questo?"
Step sta seduto con lo sguardo basso senza rispondere. L'av-
vocato interviene:
"Signor Mancini, ormai quel che è successo è successo. È
inutile sgridare il ragazzo. Io credo che dei motivi, anche se
nascosti, ci siano stati".
"Va bene avvocato. Allora mi dica lei: cosa dobbiamo fa-
re?"
"Per organizzarci per la difesa, per poter rispondere in tri-
bunale, dovremmo scoprirli."
Step alza la testa. Ma cosa sta dicendo? Cosa sa? L'avvoca-
to guarda Step con comprensione. Poi gli si avvicina.
"Stefano, ci sarà stato qualcosa. Uno screzio passato. Un
litigio. Una frase che questo ragazzo ha detto, qualcosa che ti
ha fatto... sì insomma, che ha scatenato la tua rabbia?"
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Step guarda l'avvocato. Ha una terribile cravatta a losan-
ghe grigie su fondo laminato. Poi si gira verso sua madre. È lì,
seduta su una sedia in un angolo del salotto. È elegante come
sempre. Fuma tranquilla una sigaretta. Step abbassa di nuovo
lo sguardo. L'avvocato lo guarda. Rimane un attimo a riflette-
re in silenzio. Poi si volta verso la madre di Step e le sorride in