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Verso sera, Fenner ritorno alla villetta. Trovo Bugsey seduto sui gradini dell'ingresso, che faceva dei disegni sulla ghiaia con un pezzo di legno. Gli chiese, mentre gli passava accanto:
«Stai sempre sognando?»
Bugsey spalanco gli occhi, ma prima che potesse aprir bocca, Fenner era gia entrato in casa. Ando diritto nella stanza di Glorie.
Glorie era seduta alla finestra, indossava una tunica verde pallido. Stava guardando fuori e volse il capo di scatto, sentendo entrare Fenner. «Chiudi» gli disse, brusca.
Fenner chiuse la porta. «Ho qualcosa da raccontarti. La polizia federale ha indagato sul tuo passato, e ho appena finito di esaminare tutti i documenti. Ho fatto delle scoperte interessanti, non c'e che dire.»
Glorie non mosse ciglio. «Che cosa vuoi dire?» chiese.
Fenner si sedette sul letto. «Te lo spiego subito» rispose lui con voce piana. «In parte sono intuizioni, in parte sono fatti veri, ma nell'insieme costituisce una bella storia. Tutto comincia in una cittadina dell'Illinois.
L'uomo che governa la citta decide di pigliar moglie. E fin qui tutto bene, solo che la mogliettina ha le idee in grande. Comincia a spendere piu di quanto il marito guadagni. Quest'uomo si chiama Leadler, ed e un politicante di bassa lega. L'hai sposato perche ti togliesse dalla compagnia di varieta con cui lavoravi. Infatti, ti ci ha tolto. Leadler, per darti la vita che volevi, s'impossesso di una discreta somma di denaro che apparteneva alla citta. Quindi avete preso il volo insieme per la Florida.»
Glorie incrocio le mani sul grembo. «Non puoi farmi niente» disse.
Fenner scosse il capo. «Al diavolo! Non e questo che voglio» esclamo.
«Non voglio far niente a te. Lasciami continuare. Tu e Leadler tagliate la corda. Non so perche, ma quando Thayler appare all'orizzonte, pare che tu gli preferisca quest'uomo piu giovane e piu ricco. E va bene, perdi di vista Leadler, e parti in crociera con Thayler. Thayler era sposato con Ricciolina Robbins. E Thayler che assorbe i cinesi contrabbandati da Carlos negli Stati Uniti. Paga a Carlos un tanto a persona e poi rivende i cinesi lungo la costa, dove manca la manodopera. Ricciolina sapeva tutto questo, ed era pericoloso abbandonarla senza che nessuno la tenesse d'occhio. Thayler le trova un lavoro da Usignolo, che e in strani rapporti con Carlos. Lei guadagna bene, senza faticare troppo, e Usignolo la tiene d'occhio. Tu vuoi divorziare da Leadler per poter sposare Thayler. Thayler non ti ha mai detto di essere sposato, e tu non riesci a trovare Leadler. Poi un giorno il vostro battello approda a Key West e, alla sera, per divertirti, vai al Casino locale. E riconosci in Noolen il caro marito da lungo tempo perduto. Una bella sorpresa, vero?»
Glorie si succhio il labbro. «Credi di essere furbo, eh?» rispose arrabbiata.
«Noolen, o Leadler, se preferisci, non campa tanto bene con il suo Casino, e cosi sarebbe ben contento di concederti il divorzio, purche tu lo pagassi. Tu vuoi il malloppo, ma Thayler non ci sente. Per il momento la situazione non ha vie d'uscita. Poco t'importa di Thayler, sono i quattrini che vuoi. Quel ragazzo deve nuotare nell'oro. Tu vuoi essere sicura di avere sempre dei soldi in tasca, e l'unico modo e di sposarlo. La polizia ha delle prove sicure che dimostrano che te l'intendevi anche con un cinese, mentre stavi con Thayler. Avete tenuta nascosta la tresca, ma non abbastanza.
Questo cinese lavorava per Carlos, ed e scomparso un paio di mesi fa. Forse Thayler ha scoperto la tresca e ha avvertito Carlos. Non so come sia andata, fatto e che e scomparso. Che cosa gli e successo, piccola?»
Glorie comincio a piangere.
Fenner continuo: «Lasciamo perdere. Forse non ha importanza. A questo punto salta fuori la tua misteriosa sorella. Viene a trovarmi. E strano, ma la polizia non ha saputo dirmi niente su di lei. Non riesco a indagare nel tuo passato piu in la della compagnia di varieta. Sembrerebbe che tua sorella fosse migliore di te, e si sia tenuta lontana dai pasticci. Perche venne da me, e perche sapeva tutto sui cinesi, su Carlos e Noolen, non riesco a spiegarlo. Prima o poi lo scopriro. Per cio che mi riguarda, e stata tua sorella a farmi venire qui. E trovo la situazione in questi termini:
«Noolen ha paura di Thayler e di Carlos. E posso capirlo. Non vuole che si sappia che si chiama Leadler, e ci scommetto che tu l'hai detto a Thayler, oppure se non gliel'hai detto, Noolen crede che tu l'abbia fatto. Tu e Thayler non andate d'accordo. Litigate spesso. Poi, forse, hai scoperto che era sposato, e l'hai ucciso. Spaventata, sei corsa da me. Ti piacevo e cercavi qualcun altro cui attaccarti, e cosi, dopo aver sparato a Thayler, sei venuta nel mio albergo. Invece non hai ucciso Thayler, come credevi. Lui aspetta sul molo, dentro a una macchina parcheggiata. Per poco non ammazza me, e piu tardi, cerca di ammazzare anche te. Ora, perche lo fa?
Perche sa che tu hai preso qualcosa dal battello, dopo avergli sparato. E vero?»
Glorie smise di piangere. «Questo e tutto quello che sai?» chiese.
Fenner alzo le spalle. «E abbastanza, non ti pare?»
Glorie non rispose.
«Thayler e una partita perduta per quello che ti riguarda. Lo cercheremo insieme. Ho intenzione di distruggere Carlos e la sua banda, e posso far fuori anche Thayler, gia che ci sono. Che te ne pare?»
«Ci devo pensare. Esci, ora. Devo riflettere» rispose Glorie.
Fenner si alzo in piedi. «Aspetto nell'altra stanza. Vedi di sbrigarti» disse. Si diresse verso la porta, ma poi si fermo. «Che cos'era tua sorella per te?» chiese bruscamente.
Glorie distolse gli occhi. «Niente» rispose. «La odiavo. Era cattiva, meschina e vendicativa.»
Fenner alzo le sopracciglia. «Non credo molto a quello che dici» rispose.
«Ma puo essere vero. Ti dispiace che abbia fatto una brutta fine?»
«E perche mai dovrebbe dispiacermi?» obietto lei, con durezza. «Ha avuto quello che si meritava.»
Fenner era in piedi, accanto alla porta. Disse lentamente: «Questo mi da un'idea. Tu e Thayler eravate insieme a New York quando fu uccisa. Vi assomigliavate come gemelle. Supponiamo che Thayler si sia innamorato di lei. Supponiamo che tu li abbia scoperti insieme, e ingelosita, abbia ucciso tua sorella. Supponiamo che Thayler si sia procurato quei cubani perche la facessero a pezzi e la facessero sparire. Quei due scagnozzi lavoravano per lui?»
«Oh, vattene. Finirai per pensare che io sia peggiore di cio che sono!» grido Glorie, esasperata.
Fenner era affascinato da questa nuova idea. Rientro nella stanza. «Cosi andarono le cose?» disse. «Suvvia, dimmi, l'hai uccisa tu Marian Daley?»
Glorie gli rise in faccia. «Sei pazzo» disse. «Non l'ho certo uccisa io.»
Fenner si gratto la testa. Disse: «No, non credo che le cose siano andate esattamente cosi. Non si spiegherebbe l'uomo che ha telefonato dicendo che lei era pazza, e non si spiegherebbe quel cinese nel mio ufficio. Eppure, puo essere un'idea.»
La guardo per qualche minuto, poi lascio la stanza. Glorie aveva incominciato a pulirsi le unghie.
Fenner ando in salotto. Si sentiva eccitato, aveva la sensazione di essere molto vicino alla soluzione. Ando al buffet e si servi da bere. Entro Bugsey. «Ce n'e anche per me?» chiese, speranzoso.
Fenner fece un gesto con la testa. «Serviti» disse, buttandosi sul divano.
Bugsey si servi generosamente, poi guardo il bicchiere, sbattendo gli occhi. Bevve una lunga sorsata e fece schioccare le labbra.
Fenner gli lancio un'occhiata, ma non apri bocca.
Bugsey strizzo gli occhi, poi disse, cautamente: «A me non piace, e a te?»
«Chi?» Fenner pensava a tutt'altro.
«La padrona di casa.» Bugsey fece segno con la testa. «Ha qualcosa che non mi va, non so che cosa.»
«Che cos'e questa storia?» Fenner avrebbe voluto che lui se ne andasse.
«Oh, niente» rispose Bugsey e scolo il bicchiere. Guardo Fenner con aria furtiva, poi se ne servi un altro. «La prossima volta che te ne vai, potresti portarmi con te» disse Bugsey. «Non so perche, ma non mi sento sicuro a star solo con lei.»
Fenner gli lancio un'occhiataccia. «Stammi a sentire, figliolo» esclamo.
«Perche non vai a fare quattro passi? Ho un sacco di cose cui pensare.»
Bugsey fini di bere. «Certo, certo» rispose in tono di scusa. «Andro a schiacciare un pisolino.» Usci, ciabattando.
Fenner rimase sdraiato sul divano, col bicchiere di Scotch in mano, e gli occhi fissi fuori dalla finestra. Rimase cosi a lungo. Hosskiss, l'agente federale, gli era stato molto utile. Gli aveva procurato tutte quelle informazioni e aveva promesso di fare altre indagini nei prossimi giorni. Sperava persino di trovare qualcosa su Marian Daley, anche se per il momento non aveva potuto mettere le mani su niente. Noolen, finche restava in Florida, era al sicuro, perche non potevano processarlo. Fenner comincio a chiedersi fino a che punto fosse furbo quell'uomo, e se sarebbe stato possibile ingannarlo. Decise di tentare, e poi stare a vedere come la pigliava.
Era sempre li quando entro Glorie, verso il tramonto. Gli si sedette accanto.
«Ebbene, ci hai pensato?» le chiese.
«Si.»
Ci fu un lungo silenzio.
«Sei in pena per il tuo futuro, eh?» riprese Fenner. «Se Thayler sparisce, dovrai ricominciare a darti da fare per cercare un uomo che ti mantenga.»
Gli occhi di Glorie si indurirono. «Tu pensi a tutto, vero?» rispose.
«Non prendertela calda. Anch'io ho pensato a te. Ti aspetta un brutto periodo, ma non c'e altra via d'uscita. Thayler sta colando a picco, e prima ti stacchi da lui, meglio e. Non ti devi preoccupare. Dai un'occhiata allo specchio. Una ragazza come te non muore di fame.»
Glorie ridacchio. «Sei bello» disse. «Vorrei odiarti, ma sei troppo bello.
Non ci vai mai con le ragazze, tu?»
«Stiamo parlando di lavoro. Infischiatene di quello che faccio io. Ora sto lavorando, e quando lavoro non mi prendo svaghi.»
«Credo che sia un peccato» sospiro Glorie.
Fenner si stava stancando. «Torniamo a Thayler. Non gli hai preso niente?»
Glorie fece una smorfia civettuola: «Avrei dovuto farlo?,»
«E un'intuizione. Perche mai vuole ammazzarti? Per vendetta? Troppo rischioso. Sapeva che stavi con me. Per impedirti di parlare? Si, questo ha senso.»
Glorie ando al buffet e apri una scatola di biscotti. Torno verso il divano con un piccolo portafoglio di pelle in mano. Lo lancio a Fenner. «Gli ho preso questo» disse in tono di sfida.
Fenner trovo un certo numero di documenti nel portafoglio. Si accese una sigaretta e li esamino attentamente. Dapprima Glorie rimase seduta accanto a lui, guardandolo; poi, notando quanto fosse assorto, si alzo e ando sulla veranda. Passeggio per una decina di minuti. Quanto rientro, Fenner disse, senza alzare gli occhi dalle carte: «Dammi qualcosa da mangiare, piccola. Questa sara una lunga notte, per me.»
Lei se ne ando. Quando, piu tardi, rientro, lo trovo seduto nella stessa posizione, con una sigaretta in mano. Il portafoglio e i documenti erano spariti.
«Ebbene?» fece.
Fenner la guardo. I suoi occhi erano duri. «C'e qualcuno della banda che sa di questo posto?»
Lei scosse il capo. «Nessuno.»
Fenner aggrotto le ciglia. «Non mi dirai che ti sei fatta questa casa tutta da sola.»
Non era sicuro se la ragazza era impallidita o se era solo un riflesso della luce.
«Volevo una casa dove rifugiarmi nei momenti brutti» rispose lei con voce piana. «Cosi ho fatto dei risparmi, ho comprato questo posto e nessuno ne sa niente.»
Fenner grugni. «Sai cosa c'e nel portafoglio?»
«Be', ci avevo guardato. Non e roba importante per me.»
«Ah no? Be', e molto importante per Thayler invece. Ci sono quattro ricevute per dei soldi che Carlos gli ha dato. Ci sono due assegni firmati da Noolen per una grossa somma di denaro, e cinque localita, ben specificate, dove vengono sbarcati i cinesi.»
Glorie alzo le spalle. «Non me li cambiano in banca» disse con indifferenza.
Fenner ghigno. «A me, invece, si» replico, alzandosi in piedi. «Dammi una grossa busta, piccola, ce l'hai?»
Lei indico una scrivania accanto alla finestra. «Sono la.»
Fenner infilo il portafoglio in una busta, scarabocchio quattro righe e spedi la busta alla signorina Paula Dolan, Stanza 1156, Roosevelt Building, New York City.
Glorie, che l'aveva sbirciato da sopra le spalle, chiese: «Chi e questa ragazza?» con un tono sospettoso.
Fenner tamburello sulla busta con il dito medio. «E la mia segretaria.»
«Perche lo spedisci a lei?»
«Stammi a sentire, piccola, conduco questo gioco a modo mio. Se volessi, potrei spedire questa busta a Hosskiss, l'agente federale, e aspettare che lui metta le manette a questi due bellimbusti. Gli basterebbe aprire un'indagine. Ma Carlos mi ha pestato i piedi, e io gli rendero la pariglia. Potrei anche avere la peggio, ma in questo caso il portafoglio finirebbe poi in mano alla polizia. Afferrata l'idea?»
Glorie fece spallucce. «Gli uomini non sanno fare che due cose: o correre dietro alle ragazze, o mettersi nei pasticci per orgoglio» disse. «Mi piace un uomo che vuole distruggere tutta una banda da solo. E come al cinema.»
Fenner si rialzo. «Ah, si?» esclamo. «Chi ha detto che saro solo?» Usci sulla veranda. «Vado a imbucare questa. Torno subito, e poi ceniamo.»
Mentre ritornava, passo davanti a un ufficio postale. Si fermo, pondero, poi entro. Scrisse un telegramma e lo consegno allo sportello.
L'impiegato lo lesse e fece gli occhiacci a Fenner. C'era scritto:
"Dolan. Stanza 1156 Roosevelt Building. New York City.
Mandami ultimi sviluppi di Grosset su omicidio Daley. Urgente.