43664.fb2
Francesco Petrarca - Il Canzoniere 92
Piangete, donne, et con voi pianga Amore; piangete, amanti, per ciascun paese, poi ch'è morto collui che tutto intese in farvi, mentre visse, al mondo honore.
4
Io per me prego il mio acerbo dolore, non sian da lui le lagrime contese, et mi sia di sospir' tanto cortese, quanto bisogna a disfogare il core.
8
Piangan le rime anchor, piangano i versi, perché 'l nostro amoroso messer Cino novellamente s'è da noi partito.
11
Pianga Pistoia, e i citadin perversi che perduto ànno sí dolce vicino; et rallegresi il cielo, ov'ello è gito.
14
Letteratura italiana Einaudi
120
Francesco Petrarca - Il Canzoniere 93
Più volte Amor m'avea già detto: Scrivi, scrivi quel che vedesti in lettre d'oro, sí come i miei seguaci discoloro, e 'n un momento gli fo morti et vivi.
4
Un tempo fu che 'n te stesso 'l sentivi, volgare exemplo a l'amoroso choro; poi di man mi ti tolse altro lavoro; ma già ti raggiuns'io mentre fuggivi.
8
E se 'begli occhi, ond'io me ti mostrai et là dov'era il mio dolce ridutto quando ti ruppi al cor tanta durezza, 11
mi rendon l'arco ch'ogni cosa spezza, forse non avrai sempre il viso asciutto: ch'i' mi pasco di lagrime, et tu 'l sai.
14
Letteratura italiana Einaudi
121
Francesco Petrarca - Il Canzoniere 94
Quando giugne per gli occhi al cor profondo l'imagin donna, ogni altra indi si parte, et le vertú che l'anima comparte lascian le menbra, quasi immobil pondo.
4
Et del primo miracolo il secondo nasce talor, che la scacciata parte da se stessa fuggendo arriva in parte che fa vendetta e 'l suo exilio giocondo.
8
Quinci in duo volti un color morto appare, perché 'l vigor che vivi gli mostrava da nessun lato è piú là dove stava.
11
Et di questo in quel dí mi ricordava, ch'i' vidi duo amanti trasformare, et far qual io mi soglio in vista fare.
14
Letteratura italiana Einaudi
122
Francesco Petrarca - Il Canzoniere 95
Cosí potess'io ben chiuder in versi i miei pensier', come nel cor gli chiudo, ch'animo al mondo non fu mai sí crudo ch'i' non facessi per pietà dolersi.
4
Ma voi, occhi beati, ond'io soffersi quel colpo, ove non valse elmo né scudo, di for et dentro mi vedete ignudo, benché 'n lamenti il duol non si riversi.
8
Poi che vostro vedere in me risplende, come raggio di sol traluce in vetro, basti dunque il desio senza ch'io dica.
11
Lasso, non a Maria, non nocque a Pietro la fede, ch'a me sol tanto è nemica; et so ch'altri che voi nessun m'intende.
14
Letteratura italiana Einaudi
123
Francesco Petrarca - Il Canzoniere 96
Io son de l'aspectar omai sí vinto, et de la lunga guerra de' sospiri, ch'i' aggio in odio la speme e i desiri, ed ogni laccio ond'è 'l mio core avinto.
4
Ma 'l bel viso leggiadro che depinto porto nel petto, et veggio ove ch'io miri, mi sforza; onde ne' primi empii martiri pur son contra mia voglia risospinto.
8
Allor errai quando l'antica strada di libertà mi fu precisa et tolta, ché mal si segue ciò ch'agli occhi agrada; 11