43664.fb2
la dolce mia nemica anzi ch'io moia.
45
Se forse ogni sua gioia
nel suo bel viso è solo,
et di tutt'altro è schiva,
odil tu, verde riva,
e presta a' miei sospir' sí largo volo, 50
che sempre si ridica
come tu m'eri amica.
Ben sai che sí bel piede
non tocchò terra unquancho
come quel dí che già segnata fosti; 55
onde 'l cor lasso riede
col tormentoso fiancho
a partir teco i lor pensier' nascosti.
Cosí avestú riposti
de' be' vestigi sparsi
60
anchor tra' fiori et l'erba,
che la mia vita acerba,
lagrimando, trovasse ove acquetarsi!
Ma come pò s'appaga
l'alma dubbiosa et vaga.
65
Letteratura italiana Einaudi
159
Francesco Petrarca - Il Canzoniere Ovunque gli occhi volgo
trovo un dolce sereno
pensando: Qui percosse il vago lume.
Qualunque herba o fior colgo
credo che nel terreno
70
aggia radice, ov'ella ebbe in costume gir fra le piagge e 'l fiume, et talor farsi un seggio
fresco, fiorito et verde.
Cosí nulla se 'n perde,
75
et piú certezza averne fôra il peggio.
Spirto beato, quale
se', quando altrui fai tale?
O poverella mia, come se' rozza!
Credo che tel conoschi:
80
rimanti in questi boschi.
Letteratura italiana Einaudi
160
Francesco Petrarca - Il Canzoniere 126
Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque
(con sospir' mi rimembra)