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Giovannino Perdigiorno,
viaggiando in supersonico,
capitò nella capitale
del Pianeta Malinconico.
Era un giorno di sole,
l'aria calda e turchina,
ma la gente per la strada
camminava a testa china
e diceva: — Che peccato,
questo tempo non durerà,
chi sa che nubifragio
domani scoppierà!
Al ristorante il cibo
era buono, a buon mercato,
ma i clienti borbottavano:
— Che peccato, che peccato,
dopo il bello viene il brutto,
dunque purtroppo è chiaro
che domani si mangerà male
e si pagherà caro…
Chi prendeva dieci a scuola
diventava d'umor nero
e piangeva: — Sarà triste,
domani, prendere zero!
Cielo, che pessimisti, —
Giovannino rifletté,
— questo mondo senza speranza
proprio non fa per me.